Si aprirà il 27 marzo l’Anno giubilare per la Cattedrale di Massa

Ottavo centenario delle Stimmate di san Francesco

Secondo il Martirologio Romano, il 17 settembre si ricorda la vicenda di san Francesco, che nel 1224 ricevette sul monte della Verna le stimmate. Secondo la tradizione, era il 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Croce, quando a seguito della preghiera notturna, il Santo ricevette i segni della Passione del Signore, che portò impressi nel suo corpo. Francesco si trovava in quel luogo di ritiro in occasione dei 40 giorni di digiuno e preghiera in vista della festa di san Michele Arcangelo del 29 settembre, quando avvenne qualcosa di straordinario.
“Gli apparve un uomo, in forma di Serafino – narra il racconto di Tommaso da Celano – con le ali, librato sopra di lui, con le mani distese ed i piedi uniti, confitto ad una croce. Due ali si prolungavano sopra il capo, due si dispiegavano per volare e due coprivano tutto il corpo”.
A quella visione san Francesco rimase attonito, ma era pervaso anche da una contentezza quando, continua il racconto “nelle sue mani e nei piedi cominciarono a comparire gli stessi segni dei chiodi che aveva appena visto in quel misterioso uomo crocifisso”. Nella storia della Chiesa, Francesco fu il primo a ricevere questa manifestazione della Passione di Gesù che lo segnò definitivamente nel corpo, culmine di una esperienza di profonda conformazione all’amore del Crocifisso.
“Nell’ambito dell’ottavo Centenario delle Stimmate – ha commentato il parroco, don Samuele Agnesini – anche la Basilica Cattedrale di Massa, intitolata san Pietro e a san Francesco, risulta coinvolta nelle celebrazioni di questo giubileo non per i motivi legati alla storia della diocesi, ma anche per la presenza del nostro vescovo, ‘figlio di san Francesco’, in quanto appartenente all’Ordine dei Frati Minori. In questa logica e per questi motivi, abbiamo chiesto alla Penitenzieria Apostolica, d’accordo con mons. Vaccari, di partecipare delle stesse prerogative concesse alla Famiglia francescana, in modo particolare nei confronti al Giubileo delle Stimmate nell’ottavo centenario che si celebra nel 2024. La nostra Cattedrale ha infatti al suo interno la Cappella dedicata alle Stimmate di san Francesco, che è anche cappella del Battesimo proprio a sottolineare la conformazione a Cristo: il Santo di Assisi riceve le stimmate per diventare un ‘alter Christus’, mentre il cristiano battezzato diviene presenza di Cristo nel mondo”.

Massa, la Cattedrale

“Un giubileo – continua don Agnesini – è un cammino di conversione caratterizzato da alcuni elementi. Il primo è quello del pellegrinaggio per cui la Cappella delle Stimmate sarà meta di pellegrinaggio, posta in moto significativo al temine della scalinata della Cattedrale, come per ascendere alla grazia dell’incontro con Cristo. Un altro elemento è il dono dell’indulgenza per cui in Cattedrale ogni giorno si potrà lucrare l’indulgenza plenaria alle condizioni che la Chiesa pone: la confessione sacramentale, la comunione eucaristica, la preghiera per il Sommo Pontefice, la preghiera per la Chiesa e la professione di fede”.
Il giubileo delle Stimmate si aprirà il 27 marzo, giorno che della celebrazione della Messa Crismale, e durerà fino al 4 ottobre, festa di san Francesco, per cui la Cattedrale sarà a tutti gli effetti “Chiesa giubilare” dove i fedeli potranno accedere al dono dell’Indulgenza alle consuete condizioni.
Ci saranno inoltre alcuni appuntamenti significativi che ripercorrono il cammino di san Francesco, in primis la solennità del 4 ottobre e la festa del 17 settembre, ma anche il 3 maggio, ricorrenza dell’invenzione della Santa Croce, il 29 giugno festa di san Pietro, il 14 settembre festa dell’esaltazione della Santa Croce.
“Nella sua carne Francesco è stato servo di Cristo e della Chiesa – ha concluso don Agnesini – vocazione propria di ogni credente ricevuta nel Battesimo”.

(DF)