Per una Chiesa in uscita, in cammino verso gli altri

Il vescovo Mario all’incontro di spiritualità per operatori pastorali nella parrocchia Madonna del Cavatore a Bonascola

“Nel cammino sinodale si sta giocando la Chiesa del futuro. Sminuire questo percorso significa perdere un’occasione epocale: lo stile che dobbiamo incarnare è quello dell’ospitalità e dell’accoglienza, secondo l’icona biblica di Abramo”. Questo uno dei passaggi della meditazione che il vescovo Mario ha tenuto nel corso dell’incontro di spiritualità per operatori pastorali, organizzato dall’Azione Cattolica, l’Ufficio Evangelizzazione e Catechesi, l’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, Caritas diocesana e l’Associazione “Gemma Preziosa”.
L’iniziativa si è svolta domenica 4 dicembre, II di Avvento, nei locali della parrocchia Madonna del Cavatore a Bonascola ed era intitolata “Allarghiamo lo spazio della nostra tenda: il cantiere del villaggio”. Proprio su questa immagine, anche in base alle sollecitazioni della Scrittura, è stato centrato l’incontro di spiritualità, perché è proprio la Parola del Signore che invita ciascuno a considerare la tenda come luogo dove custodiamo il nostro incontro con Dio, ma è giusto porsi alcune domande: chi la abita? chi è fuori si può accorgere che ci sentiamo amati e ci amiamo e questo amore trabocca? Quali passi siamo disposti singolarmente a fare per realizzare una comunità aperta ed accogliente?
“Il cammino sinodale – ha sottolineato mons. Vaccari – è un passaggio ‘dal dentro al fuori’ e ‘dal fuori al dentro’: è la Chiesa che deve accogliere senza giudizio, accogliendo le persone che si avvicinano perché hanno una domanda ed una aspettativa. L’ospite infatti porta sempre qualcosa di imprevisto, obbligandoci cambiare i nostri orari e i nostri modi. L’accompagnamento allora diviene il percorso dell’accoglienza che se praticata bene… fa uscire dalla confort zone”
L’incontro di spiritualità è stato poi caratterizzato da alcuni momenti di silenzio e di meditazione, grazie all’esperienza dei “dialoghi nella fede”, dove i partecipanti hanno potuto esprimersi e formulare alcune preghiere: “Signore aiutaci a diventare corde capaci di non aver paura di allungare per dialogare con chi sta al di fuori della nostra tenda: rendici capaci di lasciare spazio agli altri e di non scoraggiarci di fronte ai rifiuti e alle difficoltà, a volte causate dalla nostra rigidità”.
L’incontro infine si è concluso con una celebrazione finale e con un breve momento conviviale.