Per l’apertura del ponte di Stadano manca solo il collaudo

Lunedì mattina nuova visita del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi alle opere di ricostruzione nel territorio di Aulla nel quale sono stati investiti 105 milioni di euro.
Lavori finiti, ma ponte non ancora percorribile: occorrerà attendere la conclusione delle operazioni di collaudo: ragionevolmente nel mese di luglio. Sarà il ponte sospeso più lungo d’Italia, il primo dei cinque distrutti dall’alluvione a essere ultimato. Entro l’estate pronti anche quelli di Mulazzo e Castagnetoli.

Il sopralluogo del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al cantiere del ponte sul Magra a Stadano (Foto Massimo Pasquali)
Il sopralluogo del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al cantiere del ponte sul Magra a Stadano (Foto Massimo Pasquali)

Di Enrico Rossi non si può dire che non conosca la Lunigiana. Nella sua esperienza di “governatore” della Regione Toscana, complici l’alluvione e altre traversie che hanno colpito la valle del Magra e la provincia di Massa Carrara, questa zona l’ha percorsa in lungo e in largo, come è accaduto anche questa settimana, con la sua venuta ad Aulla per la ormai prossima fine dei lavori del ponte sul Magra destinato a ristabilire i collegamenti abituali dell’abitato di Stadano con la statale della Cisa.
Il ponte preesistente era stato spazzato via dalle acque del Magra nel 2011, un fatto che ha causato, oltre ai disagi per la popolazione della frazione aullese, anche un restringimento sulla corsia sud dell’Autocisa, in modo da permettere una viabilità alternativa sulla corsia di emergenza dell’autostrada.
Quello di Stadano, il ponte sospeso più lungo d’Italia, è – ha sottolineato Rossi – il primo dei cinque distrutti dall’alluvione dell’ottobre 2011 a essere ultimato. Sono serviti meno di due anni, da quando, grazie all’impegno ed alla professionalità dei tecnici regionali, è stata espletata la gara con il rito ordinario (“è cambiata la legge in corso d’opera e non è stato possibile fare prima” – ha sottolineato) e si è potuto attivare un cantiere che ha dovuto tenere conto delle possibili “bizze” di un fiume il cui regime torrentizio non lesina preoccupazioni a chi debba operare nel suo alveo.

Ultimi ritocchi al nuovo ponte sul Magra a Stadano (Foto Massimo Pasquali)
Ultimi ritocchi al nuovo ponte sul Magra a Stadano (Foto Massimo Pasquali)

Lavori finiti, ma ponte non ancora percorribile: occorrerà attendere la conclusione delle operazioni di collaudo, per cui, ragionevolmente, servirà aspettare il prossimo mese di luglio per avventurarsi sul nuovo manufatto: “Mi pare un bel risultato. – ha sottolineato Rossi – Saranno così anche quelli di Castagnetoli e di Mulazzo. Tutti sono il simbolo della rinascita di queste zone dopo l’alluvione: non sono soltanto belli ma segno tangibile di riunificazione, solidità e sicurezza”.
Ed anche per Castagnetoli e Mulazzo, per i quali è stata adottata la medesima soluzione tecnica, si ipotizza la conclusione dei lavori e il ripristino di una viabilità regolare entro l’estate. Rossi, nel suo sopralluogo a Stadano, ha avanzato altre considerazioni importanti.
L’alluvione del 2011 ha comportato investimenti per oltre 90 milioni di euro, di cui 60 tratti dal bilancio regionale. “Ma – ha aggiunto il presidente – il merito di questo stanziamento che la Regione ha potuto destinare dal suo bilancio a queste zone va anche a tutti i cittadini della Toscana che per alcuni mesi hanno sopportato un aumento della tassa sui carburanti. Del resto, all’indomani dell’alluvione abbiamo registrato una grande solidarietà da parte di tutte le zone della regione. Un afflato collettivo di cui dobbiamo andare orgogliosi. Per il resto credo che abbiamo impiegato bene quei soldi che hanno permesso di alzare il livello di sicurezza di tutta quest’area”.

Passi avanti per l’edificio scolastico

Il nuovo edificio di Aulla che ospiterà i più piccoli, dal nido alle elementari (Foto Massimo Pasquali)
Il nuovo edificio di Aulla che ospiterà i più piccoli, dal nido alle elementari (Foto Massimo Pasquali)

“Abbiamo fatto un bel lavoro perché questi sono i tempi per fare le cose in Italia, soprattutto da quando il Governo Monti rese inutilizzabili le procedure d’urgenza nella predisposizione degli atti relativi alle opere pubbliche”. Erano i tempi in cui la Protezione Civile era finita nell’occhio del ciclone per alcune vicende che ne determinarono, fra l’altro, la sostituzione dei vertici ed è anche per questo che non è ancora terminata la realizzazione delle scuole aullesi e le aule sono ospitate nei container. “Abbiamo dovuto fare la progettazione, le bonifiche, gli appalti e la costruzione è stata più veloce di quanto pensassimo. Questi sono i tempi per le opere pubbliche: la Toscana ce la fa e questo è un buon esempio, perché, date le procedure previste per legge, credo che i cittadini non possano chiedere alla Regione di soprassedere alle leggi, perché la legge comanda, noi la abbiamo rispettata e abbiamo realizzato le opere. Quindi abbiamo fatto un bel lavoro”. Così ha dichiarato Enrico Rossi di fronte al primo lotto delle scuole di Aulla, che ospiterà il nido, la scuola dell’infanzia, le elementari e la mensa; una struttura che ha trovato posto in un vecchio edificio ferroviario recuperato. Ad oggi la spesa sostenuta è di 9,3 milioni di euro, mentre per la realizzazione delle scuole medie, i cui lavori partiranno non appena il Comune provvederà alla consegna delle aree bonificate sia dal punto di vista ambientale che dei residui bellici, si ipotizza siano necessari altri 5 mesi per completare i lavori.

Non solo ponti, quindi. Se si valuta l’impegno regionale per far fronte agli effetti delle alluvioni in Lunigiana, ci si rende conto che il Piano per la ricostruzione ha determinato un impegno finanziario di circa 105 milioni di euro: 85 per una cinquantina di interventi, 10 di rimborsi alle imprese, 5 per gli alloggi di edilizia economica e popolare ad Aulla e 4 provenienti dai fondi del Piano di sviluppo rurale. Ed oggi, senza contare gli interventi effettuati in somma urgenza all’indomani dell’alluvione, l’82% delle 50 opere finanziate sono ultimate.

Giulio Armanini