
Centrodestra spaccato: la Lega appoggia Novelli mentre FI sceglie Gorlandi
Tutto rimandato per l’accordo che sembrava fatto tra “Idee in Comune” e Pd
Si attendono poi le mosse della sindaca uscente Silvia Magnani

Cosa si profila per Aulla sul piano politico? Nei prossimi mesi il comune al centro della Lunigiana interna sarà, infatti, chiamato ad eleggere una nuova amministrazione dopo la fine anticipata di quella guidata da Silvia Magnani, dissoltasi per diatribe interne nello scorso mese di settembre. Da allora la gestione del comune (ma soltanto per l’ordinario) è affidata, quale commissario prefettizio, alla dottoressa Simonetta Castellani,

viceprefetto di Massa Carrara. Una scelta dovuta: così prescrive la legge allorché si addiviene allo scioglimento di un’amministrazione (era venuta meno la validità del Consiglio per le dimissioni della maggioranza dei suoi componenti), ma che per Aulla, tuttora alle prese con gravi problemi, è una vera e propria calamità. La sorte della ditta Costa ad Albiano, le scuole dell’obbligo tuttora ospitate in container nell’area della ex stazione, il dilemma delle case del Quartiere Matteotti (abbatterle? renderle di nuovo abitabili?), i postumi dell’alluvione del 25 ottobre 2011, con il lungo muro a costeggiare il Magra, la definizione, tramite strumenti urbanistici, del futuro del centro cittadino e del territorio comunale sono temi che possono trovare una soluzione soltanto in presenza di una maggioranza politica che dia vita ad una amministrazione che si metta alla guida del comune con prospettive di legislatura.

Ma quale è la maggioranza che oggi si presume possa conquistare Aulla? Il panorama politico è in movimento e, mentre buona parte dei contatti avviene sotto traccia, sono due i partiti che hanno messo in piazza le loro carte: la Lega, che ha candidato ufficialmente a sindaco di Aulla il fivizzanese Giuliano Novelli, e Forza Italia, che ha fatto altrettanto con il proprio coordinatore, Juri Gorlandi, da sempre militante nel partito berlusconiano, nella scorsa legislatura eletto nella lista di Silvia Magnani e fra coloro che, dimettendosi da consigliere di fronte al notaio, aveva concorso a determinarne la caduta. Una situazione quanto meno complessa, quindi, con il centrodestra vistosamente spaccato e, pertanto, con scarse probabilità di

vittoria. Ma neppure nel resto del quadro politico le posizioni sono chiare. Fino a qualche giorno fa si sussurrava di accordi fra il gruppo di “Idee in comune” ed il Partito Democratico. Sembrava addirittura che tutto fosse definito, compresa la candidatura a sindaco di

Maria Grazia Lombardi, esponente di “Idee in comune”, che, se sorretta da una simile alleanza, avrebbe avuto significative probabilità di spuntarla. Ma ora sembra che nuove nubi si stiano addensando (o, forse, già si sono addensate ed hanno prodotto un bel temporale…) e che la presunta alleanza si sia di fatto dissolta a fronte di veti incrociati, così che, al momento, il PD potrebbe fare la propria lista ed altrettanto accadrebbe per “Idee in comune”, che, però, sulla base dei dati del precedente voto amministrativo, qualche possibilità di vittoria in più potrebbe averla.

Resta la compagine di Silvia Magnani, che nel 2014 per un gruzzolo di voti aveva conquistato la maggioranza dei consiglieri, ma anche qui i problemi non sembrano mancare. A determinare la fine anticipata della sua esperienza era stata sicuramente l’eterogeneità del gruppo consiliare che la sosteneva. Oggi questo sembra sgretolarsi e si tratta di verificare con quali forze politiche Magnani potrebbe ripresentarsi, senza contare che ad Aulla è tuttora viva un’area vicina al sen. Lucio Barani, di cui non è tuttora dato sapere le reali intenzioni. Se, poi, su tutto questo si calano le assai probabili tensioni che accompagneranno il prossimo voto politico nazionale, la situazione di Aulla, già oggi complicata, si presenterà nelle prossime settimane sempre più come un rebus di ardua soluzione. g.a.