Azione Cattolica, una scelta di vita in sintonia con la Chiesa locale

Intervista al Presidente diocesano in vista dell’XI Assemblea elettiva

43assemblea_ACPer domenica 17 novembre, a Bassagrande, è convocata l’Assemblea diocesana elettiva dell’ Azione Cattolica: un passaggio fondamentale per l’associazione che, grazie a questo “esercizio di democrazia”, tramite la votazione del Documento assembleare e l’elezione del nuovo Consiglio diocesano, si appresta ad entrare nel triennio associativo 2019-2022.
Con la celebrazione dell’Assemblea diocesana, infatti, l’Ac si darà una nuova linea programmatica e rinnoverà le cariche dei responsabili a tutti i livelli, diocesano, zonale e parrocchiale. Alle 12, il vescovo Giovanni presiederà la S. Messa alla quale parteciperanno tutti i rappresentanti riuniti nell’assise e i soci.
Abbiamo chiesto a Marco Leorin, 36 anni, medico, sposato con Bianca, un breve “bilancio” dell’attività dell’associazione nella quale, per la prima volta, ha svolto il ruolo di Presidente diocesano.

Marco Leorin
Marco Leorin

“Fare il presidente di una associazione importante come l’AC non è stato facile, perché, a fronte di 150 anni di storia, sono tante le aspettative che si hanno, sia in termini di presenza, sia come contributo nelle principali realtà e occasioni, per cui anzitutto dico che l’Ac è una splendida scuola di discernimento e confronto. Le realtà nelle quali abbiamo lavorato in questi anni sono state molte: penso alla Colonia Diocesana ‘Il Fortino’, al Centro Giovanile ‘San Carlo Borromeo’, alle case per i campi scuola. Tutto questo comporta lavorare ogni giorno in sinergia con la Chiesa locale e le realtà del territorio, per essere sempre più significativi e fare alle persone una proposta di vita credibile che aiuti a essere missionari del Vangelo nel quotidiano; con un notevole impegno anche sul piano amministrativo ed economico, che non deve essere sottovalutato. Mi piace citare anche tutto il lavoro che si sta facendo nelle parrocchie e nei gruppi, che richiede formazione continua sul piano pastorale ed educativo, grazie alla presenza degli animatori e degli educatori che seguono persone di tutte le età, animando la pastorale ordinaria. In questo senso, certamente, il percorso delle Unità Pastorali in diocesi è una bella sfida alla quale noi, come associazione, vogliamo dare il nostro contributo”.
40azione_cattolicaMa l’Azione Cattolica, fedele al suo carisma ecclesiale di “stare nel mondo, ma non del mondo”, come parte integrante dell’Assemblea propone anche un convegno pubblico – sabato 16 novembre alle 17 nella Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa – incentrato sul tema “Realtà: ti conformi o ti trasformi”.
“L’Azione Cattolica rappresenta per la comunità cristiana un ponte con la società civile, nella quale ogni giorno viviamo e operiamo come cristiani impegnati. La realtà rappresenta dunque la quotidianità rispetto alla quale possiamo lasciarci conformare seguendone le regole senza dubitarne, oppure metterci in gioco in prima persona, chiedendoci come possiamo migliorare e orientare al bene e al bello non solo le nostre scelte, ma anche quelle della comunità dove viviamo. Che poi è la comunità che incontriamo tutti i giorni, fatta di scelte e realtà belle e positive, ma anche di violenza, di difficoltà economiche, di drammi sociali…. Ecco, questo è il mondo che abbiamo intorno e nel quale, comunque, vogliamo stare”.
Infine, chiediamo al Presidente diocesano una previsione sulla Azione Cattolica che sarà.
“Non possiamo nasconderci che far parte di una associazione cattolica oggi, così come stare nelle parrocchie, sia una scelta controcorrente. La motivazione non può venire se non da un rapporto costante con la Parola e con Gesù, da una esperienza di fede profonda e significativa. Da questo, poi, viene tutto il resto, e non esiste un ‘metodo’ sicuro ed efficace per parlare al mondo, esiste però uno stile che ci aiuta ad essere sempre ‘sul pezzo’. Questo stile ce lo insegna ogni giorno Papa Francesco ed è fatto di ascolto, di umiltà, di preghiera, di sinodalità e corresponsabilità. Se l’Azione Cattolica, insieme ai sacerdoti e al resto della comunità cristiana, riuscirà a essere fedele a questo stile, le sfide che si porranno davanti saranno certamente faticose ma non impossibili da raccogliere e superare”.
Ringraziando Marco per la sua disponibilità, auguriamo buon cammino all’associazione, auspicando ai soci di vivere in pienezza questo momento di discernimento, alla luce della fede e nella fedeltà al Magistero della Chiesa. (df)