Pistoia capitale italiana della cultura 2017

L’industrioso capoluogo di provincia merita il riconoscimento di riferimento culturale nazionale per l’arte, le tradizioni e l’imprenditoria locale

pistoiaPistoia il 26 gennaio sarà la proclamata capitale italiana della cultura, lo meritava perchè è piena di arte, imprenditoria e tradizioni artigiane. Municipio romano: la via e la torre di Catilina sono a ricordare che a pochi km. nel 62 a.C. morì il congiuratore, Pistoia fu un grande centro in età longobarda ai confini con l’Italia bizantina, ancora più importante fu come libero Comune, nel sec. XIII i suoi banchieri facevano prestiti a re e principi francesi. Come accadde per tante altre città-stato medioevali le lotte intestine tra partiti e fazioni determinò la perdita della libertà e si affermarono poteri personali.
È sempre vero che l’eccesso di conflittualità fa morire l’indipendenza: un fenomeno di cui è pieno il passato e il nostro presente. Per il cronista del Trecento Giovanni Villani la furiosa rissa politica tra guelfi bianchi e guelfi neri cominciò dal “mal seme venuto da Pistoia”. La città conobbe arrivo e partenza di esuli, Il poeta stilnovista Cino da Pistoia di parte nera agli inizi del Trecento riparò alla corte dei Malaspina. Firenze la espugnò e dal sec. XIV la decadenza politica ed economica si fece sempre più grave, le banche fallirono e Pistoia divenne dominio dei Medici, ignorata e povera. Solo nel Settecento conobbe un breve periodo di fervore riformatore portato dal vescovo giansenista Scipione de’ Ricci.
Dalla metà del Novecento viene un buon risveglio con fiorenti attività industriali, agricole e artigianali insieme a vivacità culturale e artistica. La più importante industria metalmeccanica è la Breda per costruzioni ferroviarie, navali, aeri civili e militari, nata nel 1952 come spa a partecipazione statale.
I dintorni di Pistoia sono un grande giardino perché vi è il cuore italiano del florovivaismo con oltre mille aziende. Sono attivi anche alcuni efficienti stabilimenti tessili, dell’arredamento e calzature. Il vino, l’olio, la gastronomia sono le altre risorse economiche di rilievo.

Un anno di manifestazioni
Un ricco programma di iniziative culturali caratterizzerà il 2017 di “Pistoia capitale italiana della Cultura”. L’8 e 9 aprile Leggere la città, incontri in biblioteca su condivisione della cultura e dialoghi sull’uomo. Festival di antropologia del contemporaneo, incontri, letture, conferenze per  comprendere la realtà di oggi. Per tutto l’anno visite guidate alle aziende flovivaistiche e Vestire il paesaggio (11-17 giugno) con tavole rotonde e seminari su verde e giardinaggio. Praticabile un nuovo circuito verde per le mura. Chiese riaperte per mostre ed eventi. Visite al Museo del Novecento e Contemporaneo, dove si aprirà Passioni visive, coi capolavori di Marino Marini. Toscana in bocca (21- 25 aprile), la cucina povera ma bella con ribollita, crostini. stoccafisso in umido, pappa col pomodoro. Quarta domenica da marzo a maggio, da settembre a novembre Pistoia antiquaria. Concerti e teatro. Al Centro  “ Michelucci” esposti design, progetti, fotografie. Le principali correnti artistiche alla Casa Studio Fernando Melan, dove l’artista lavorò 40 anni.

Pistoia ha molti monumenti bellissimi, in stile romanico toscano del Due e Trecento, con facciate di chiese a fasce bianche e nere e verdi. Il centro storico propone il Duomo con terrecotte di Andrea Della Robbia, il Dossale di S. Jacopo capolavoro di orafi senesi e la “Sagrestia dei belli arredi” rubati da Vanni Fucci che predice con malignità a Dante la sconfitta dei suoi Bianchi ad opera di Moroello Malaspina “vapor di val di Magra”, il Battistero, i palazzi Vescovile, del Comune e del Podestà. Romaniche sono le chiese di S.Andrea col pergamo capolavoro di Giovanni Pisano, S. Francesco, S. Giovanni Fuoricivitas, S. Domenico, S.Paolo, la Madonna dell’Umiltà che svetta in forme brunelleschiane e ha altar maggiore del carrarese Pietro Tacca, S. Maria delle Grazie di Michelozzo L’antico Ospedale del Ceppo (il nome dall’albero di raccolta delle elemosine) ha fregio delle sette opere di misericordia in terracotta policroma di Giovanni della Robbia (1526).
A Pistoia sono nati due grandi artisti del Novecento: Marino Marini scultore e pittore e Giovanni Michelucci architetto.

Maria Luisa Simoncelli