Pontremoli ospita il “Columban’s Day”
Domenica 7 luglio Pontremoli ospita il XXII “Columban’s Day”, Meeting internazionale delle Comunità Colombaniane, alla presenza del card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova. Nella chiesa di San Colombano, alle 16, il Vescovo Giovanni con il parroco don Pietro Pratolongo, accoglierà il card. Bagnasco, i vescovi e i parroci partecipanti e le reliquie di San Colombano provenienti da Bobbio. In contemporanea, nella Sala dei Sindaci, il sindaco, Lucia Baracchini, darà il benvenuto alle autorità civili e militari. Alle 16,45 le due rappresentanze si uniranno in un corteo che si muoverà in processione dalla chiesa al parco sottostante (adiacente allo storico mulino) dove, alle 17, sarà celebrata la S. Messa presieduta dal card. Angelo Bagnasco e concelebrata da vescovi e parroci. Alle 19 cena del pellegrino negli spazi del Centro Giovanile (chi desidera partecipare deve prenotarsi in parrocchia). Alle ore 21 concerto nella chiesa parrocchiale di San Colombano: partecipano la Corale S. Cecilia, la Musica Cittadina e Coro ANA “Monte Sillara” di Bagnone.
Il 9 luglio a Montereggio la festa in onore del “nostro” santo martire Francesco Fogolla
È Papa Francesco ad invitarci. In che senso? Ci sta chiamando a fare memoria, a dare risalto ai nostri testimoni. E la nostra Chiesa diocesana di testimoni della fede ne ha più di uno. San Francesco Fogolla, frate minore e poi Vescovo ucciso “in odio al nome di Cristo”, in Cina. Qualcuno ricorderà il 1° ottobre 2000 quando un treno speciale, gremito di fedeli, raggiunse Roma per unirsi alla preghiera e alla Messa di canonizzazione presieduta da San Giovanni Paolo II. In quella domenica Francesco Fogolla viene proclamato Santo insieme agli altri 120 martiri. Il 9 luglio è la data che ricorda la sua “nascita al cielo” e a Montereggio sarà festa grande in suo onore. Per chi ancora non lo conosce, Montereggio è un piccolo paese, arroccato sul crinale del monte, ricco di storia e di tradizioni. Tutto da scoprire, da conoscere, da imparare ad amare. Sì, proprio come dobbiamo conoscere per poi amare questo Santo, rinomato anche lontano da noi. Ad esempio a Wantiguera, in Centrafrica, nel villaggio dove la nostra diocesi ha la cura della omonima parrocchia, il Centro Sanitario, gestito con passione dalle Suore Missionarie del Lieto Messaggio, è dedicato a lui, con tanto di insegna. E questo spazio diventa il luogo concreto di quel abbiamo beneficato molti, con cui il nostro Santo rispondeva alle accuse di colui che poi lo avrebbe ucciso. Papa Francesco, per il prossimo “ottobre missionario straordinario”, ci invita e ci stimola a compiere alcuni gesti. Il più semplice è quello di non dimenticarci di pregare con “intenzione missionaria”. Poi, praticabilissima, è la proposta di recarci là dove si possa fare memoria dei santi o dei martiri della missione. Ecco perché invito, unito al Vescovo Giovanni, ad essere presenti il 9 luglio a Montereggio. Tutti insieme in onore del suo illustre cittadino che qui nacque il 4 ottobre 1839. La sua vita si svolse tra Parma – dove si era trasferito con i genitori – e la Cina dove visse per il resto della sua vita. Fu martirizzato, nel 1900. Intendiamo iniziare un nuovo percorso sotto la guida e la protezione di San Francesco Fogolla, per toccare luoghi significativi della Diocesi. A lui non faceva paura mettersi in cammino; a noi non resta altro che accoglierlo nelle nostre comunità per ascoltare cosa la sua storia di uomo, di sacerdote e Vescovo può ancora dire al nostro tempo, ai nostri progetti pastorali, alle mille difficoltà che elenchiamo di fronte alle necessità di un cambiamento. Il programma del 9 luglio a Montereggio prevede alle ore 10.30 la S. Messa presieduta dal Vescovo Giovanni e, a seguire, la processione con le reliquie di San Francesco Fogolla. (Gianni Lazzarotti, responsabile del Centro Missionario Diocesano)