
Forte calo per Csu e Spd, bene i Verdi, non sfondano i nazionalisti dell’Afd
Esultano i Verdi (17,5%, +8,9%); l’Unione cristiano sociale (Csu) di Horst Seehofer (37,2% dal 47,7% del 2013) si lecca le ferite con un risultato che rischia di mettere in crisi il governo guidato da Angela Merkel. I socialdemocratici dell’Spd (dal 20,6% del 2013 al 9,7%) sono dimezzati; i “liberi elettori” raggiungono l’11,6% dei voti; il partito nazionalista Afd ha avuto il 10,2%, smentendo l’annunciata avanzata populista.
L’affluenza è salita al 72,4%, l’8,8% in più rispetto al 2013. I risultati delle elezioni bavaresi, tutto sommato, rispettano le previsioni della vigilia, aprendo nuovi interrogativi sul futuro della Grosse Koalition – Cdu/Csu più Spd – che sostiene il governo Merkel.
I giornali tedeschi della mattina usano toni apocalittici: “shock”, “terremoto”, “debacle per la GroKo”. Ma già gli sguardi sono rivolti al prossimo importante test elettorale, le elezioni amministrative che si svolgeranno in Assia il 28 ottobre. Da tutti questi dati emergono vincitori veri o presunti. La giovane leader ambientalista Katharina Schulze parla di “risultato storico. Non abbiamo mai avuto risultati a doppie cifre”.
La formazione ecologista e progressista si attesta secondo partito, doppiando la Spd, mirando al governo del Land. Ma dal quartier generale dei Grünen si guarda anche a Berlino; il messaggio sembrerebbe chiaro: la coalizione guidata dalla cancelliera fatica a reggere e deve cominciare a misurarsi con le elezioni europee del 2019, dove Afd potrebbe lievitare ulteriormente.
Esultano dal canto loro i nazionalisti di estrema destra della Afd: “Con questo risultato abbiamo l’aumento più significativo di tutti”, dice Joerg Meuthen. Il partito, che sta raccogliendo voti su tutto il territorio nazionale, peraltro non va oltre un elettore su dieci. Forse poco per ambire a un ruolo di protagonismo politico. Infatti Afd si smarca subito da eventuali impegni di governo regionale, sostenendo che è irrealistico trattare per una coalizione con la Csu.
I populisti sanno che le responsabilità di governo fanno perdere simpatie e consensi! La Csu, che guida da oltre mezzo secolo il Land più popoloso e ricco della Germania, sconta un forte arretramento, non parla di sconfitta e semmai – pur nell’amarezza del dimagrimento elettorale – rilancia: “Abbiamo un chiaro mandato a governare”, secondo il primo ministro bavarese Markus Soeder.
“Non è un giorno facile della Csu, questo è un risultato doloroso. Lo accettiamo e ci confrontiamo. Ma una cosa è chiara: non solo siamo il partito più forte, ma abbiamo un mandato per formare il nuovo governo” e “occorre costruire un esecutivo stabile per la Baviera”.
La Csu intende “trattare con tutti i partiti, ad esclusione dell’Afd”. Di “sconfitta amara” parla il segretario generale della Spd Lars Klingbeil, aggiungendo: “si tratta di un chiaro segnale al governo di Berlino”.