
A Villafranca inaugurata la prima struttura di questo tipo in Lunigiana

Una festa per essere tale va preparata con gli ingredienti giusti, a partire dalla voglia di esserci. E festa è stata – ed anche grande, partecipata, condivisa – quella organizzata per l’inaugurazione del “parco giochi senza barriere architettoniche” a Filetto. È il primo in Lunigiana, per questo motivo è giustificato un moto di orgoglio. Lunedì 9 luglio, alle 19, il caratteristico borgo si è riempito di gente. Fra le autorità il parroco don Pietro Giglio, alquanto soddisfatto per l’ulteriore lavoro svolto con passione e competenza dal Circolo Anspi, dopo l’apertura dell’oratorio dei Santi Filippo e Giacomo dello scorso anno; il sindaco Filippo Bellesi, Paolo Bestazzoni, presidente dell’Aldi, l’on. Cosimo Maria Ferri e Claudio Ferrari per l’Anspi. Negli interventi il filo conduttore è stato il rispetto dovuto alla dignità delle persone. “Siamo tutti diversi – è stato detto – e nella diversità c’è ricchezza, progresso, civiltà. È assolutamente importante permettere a chi ha delle disabilità di vivere pienamente i dovuti diritti a vantaggio del benessere psicologico e del corretto inserimento nella società”.

Sappiamo tutti quanto siano importanti il movimento e il gioco nelle sue forme più svariate. Nel bellissimo parco giochi, facente sempre parte del complesso annesso alla chiesa parrocchiale, dotato di attrezzature adatte a tutti, in parte donate in memoria della giovane mamma Annarina Grossi, bambini e ragazzi avranno la possibilità di giocare insieme a calcio, pallavolo, basket… nella cornice dell’amicizia, dell’aggregazione, del reciproco rispetto. Il tutto è stato reso possibile grazie al contributo di 20mila euro erogati dalla Fondazione Carispezia, legati al progetto “Un parco accessibile a tutti”. Era stato proprio l’Anspi a presentarlo, nel 2017, mediante la procedura “Extra. Bando – Settore Welfare e assistenza sociale”. Il Parco è anche dotato di servizi igienici, come richiesto dalla legge. Per aumentare la sicurezza, il gruppo suddetto ha acquistato anche un defibrillatore, installato nel vecchio convento. Appena terminata l’inaugurazione, i giocatori “in erba” del Filvilla hanno immediatamente “collaudato” la struttura disputando una partita fra gli applausi dei presenti. Gli abitanti di Filetto hanno offerto importante manodopera e continueranno a rendersi utili per tagliare l’erba, accendere le luci, aprire e chiudere il cancello. A conferma che il lavoro svolto in sinergia e per il bene della collettività dà frutti abbondanti e preziosi. “Intanto – ha concluso Paolo Bestazzoni – continueremo, come nel passato, a collaborare con l’Anspi predisponendo altre iniziative e raccogliendo altri finanziamenti affinché l’abbattimento delle barriere architettoniche, e culturali, sia prima di tutto radicato nella mente e nel cuore della gente”. Ivana Fornesi