Empori Caritas: dieci anni di solidarietà

Hanno aiutato 83 mila persone attraverso 116 strutture. Il 51% degli utenti sono cittadini italiani

Caritas1Il primo degli Empori Caritas è nato 10 anni fa a Roma, in coincidenza con l’inizio della crisi economica, ed ora sono più di 100, distribuiti un po’ in tutto il Paese, la maggior parte gestiti dalle Caritas diocesane e parrocchiali. Sono gli empori della solidarietà che, attraverso un sistema al quale si accede attraverso apposite tessere, aiutano più di 80mila persone.
Per celebrare il decennale e riflettere su questa iniziativa – “un’opera straordinaria, frutto della fantasia della carità, germogliata da un piccolo seme”, ha detto mons. Feroci, direttore Caritas di Roma – promosso da Caritas Italiana e dalla Caritas diocesana di Roma, si è tenuto nei giorni scorsi, nel Church Village di Roma, il convegno “Comunità solidali negli anni della crisi”, con interventi di don Francesco Soddu, direttore Caritas Italiana; don Marco Pagniello, direttore Caritas di Pescara-Penne; Linda Laura Sabbadini, Istat – Dipartimento per le Statistiche sociali e ambientali, e Simone Iannone, segretario generale Caritas di Roma.
25emporio_caritasSempre mons. Feroci ha fatto notare che, puntando al nucleo familiare più che al singolo e tenendo conto delle effettive esigenze delle persone, l’idea dell’emporio ha anticipato anche le moderne politiche di contrasto alla povertà messe in atto dalle istituzioni.
In questi due lustri di attività gli empori hanno sostenuto migliaia di famiglie. I generi distribuiti coprono un po’ tutte le necessità primarie di una famiglia: le tessere “infanzia”, per esempio, sono concesse ai nuclei che hanno uno o più minori di due anni; ciò permette loro di usufruire anche di pannolini, latte in polvere, vestiario e attrezzature per i più piccoli.
Caritas2Il 51% degli utenti sono cittadini italiani, il resto è distribuito su 98 nazionalità che vanno dalla Nigeria (693 tessere) fino all’Etiopia (70).
Tra le famiglie con i bambini al di sotto dei due anni, oltre all’Italia (653), risultano molto numerose la Nigeria (313), l’Egitto (115), la Romania (106) e il Marocco (97).
Le tessere possono essere attivate presso i centri diocesani della Caritas, nei centri di ascolto parrocchiali o presso gli uffici dei servizi sociali dei Municipi. Le merci distribuite (per un valore di circa 5 milioni di euro) sono messe insieme attraverso finanziamenti pubblici, sponsor privati, derrate alimentari fornite dall’Unione Europea e raccolte ad opera dei volontari nei centri commerciali.
Attualmente gli empori si sono diffusi in tutte le Regioni italiane: la Basilicata ne avrà uno a Potenza e uno a Tricarico (Matera), mentre a Roma è in fase di avvio il quinto emporio, rivolto soprattutto ad anziani soli e persone con disabilità, con consegne a domicilio che saranno effettuate da volontari.