La Giornata nazionale della Vita: valore assoluto ed eterno

05Giornata_VitaGli appelli dei Vescovi, nella Giornata nazionale per la Vita, continuano ad essere espliciti e determinati. Ed è proprio la cronaca a farci capire quotidianamente la loro urgenza e necessità in quanto permangono troppi e gravi gli attentati alla vita. Ogni persona è riflesso del Verbo di Dio per cui l’esistenza è un bene “indisponibile”.
L’uomo lo riceve, non lo inventa; lo accoglie come dono da custodire e da far crescere, lungi dal manipolarlo come proprietà esclusiva. L’uomo realizza se stesso quando riconosce la dignità della vita, e le resta fedele, come valore primario rispetto a tutti i beni dell’esistenza.
La sua preziosità rimane anche nelle situazioni di dolore, di fatica e di difficoltà. La vita è una e indivisibile e la morale la tutela in ogni condizione e stadio del suo essere al mondo. E la morale non è fatta a scomparti. Uno per vite che valgono perché efficienti, nella diffusa logica del consumismo, e un altro per vite considerate inferiori perché minate nel fisico e nello spirito. Il comandamento “Non uccidere” vale sempre anche di fronte alla vita più debole, più piccola, invisibile all’occhio umano, o a quella consunta dalle rughe della vecchiaia o dalla fragilità delle malattie. Sostenere ciò in una cultura dominata dal profitto richiede profezia e parresia, ma una morale cedevole e compiacente che morale sarebbe?
Inchinandosi agli interessi di una scienza comandata dalla tecnica, oppure di una politica che antepone le esigenze del potere a quelle del dovere essa perderebbe il suo primato, anestetizzando le coscienze. Educare i giovani alla vita significa offrire esempi, testimonianze e cultura che diano sostegno al desiderio di impegno che in tanti di loro si accende appena trovano adulti disposti a condividerlo.
Dobbiamo essere adulti contenti del dono della vita, azzerando il cinismo, il calcolo del potere e del divertimento fine a se stesso. Urgono anche politiche organiche a sostegno della natalità onde evitare i drammi dell’aborto nei confronti dei quali i più alti valori umani e cristiani non possono andare separatamente. “La difesa della vita, di ogni vita” asseriva Madre Teresa “va a braccetto con la pace, il progresso, la civiltà”.

(Ivana Fornesi)