
Il miracolo nella chiesa di S. Giacomo d’Altopascio il 25 gennaio 1518
Il 25 gennaio ricorre il cinquecentesimo anniversario dei “miracoli” da cui è nata la devozione alla Madonna del Soccorso nella chiesa di S. Giacomo d’Altopascio.
Secondo la tradizione, il 25 gennaio 1518 il muratore Domenico Recoli, incaricato di demolire un muro per lavori da eseguirsi nel nuovo monastero femminile di S. Giacomo d’Altopascio, non avendo visto un’immagine di Maria raffigurata nell’atto di allattare il Bambino, probabilmente perché ricoperta da intonaco, la colpì con il martello, sebbene esortato da un sacerdote a fermarsi, e rimase paralizzato al braccio.
Per questo, scrive il Campi, il muratore, “riconosciuto il suo errore, chiese con le lacrime agli occhi il perdono e la sanità del braccio. Maria non gli mancò del suo soccorso, concedendo insieme con il perdono la sanità richiestale”.
L’affresco, ben presto denominato “la Vergine del Soccorso” e diventato “l’unica devozione insigne di Maria” della Diocesi di Brugnato, come ricordava il vescovo Da Dieci, venne inserito, nel Seicento, in un altare ligneo, protetto da una grata e incorniciato da una tela raffigurante i santi e i membri dell’Ordine agostiniano, tra cui un gruppo di monache del monastero pontremolese.
La festa fu fissata il 25 gennaio, solennità della Conversione di S. Paolo, perché giorno del “miracolo” ma anche giorno della sua “miracolosa apparizione” in quanto, secondo la mentalità del tempo, così veniva considerato il ritrovamento o “inventio” di una immagine sacra.
L’immagine è stata recentemente illuminata a led dagli alunni del corso MAT dell’Istituto “Pacinotti” di Bagnone.
Giovedì 25 gennaio alle ore 11 verrà celebrata una messa all’altare della Madonna del Soccorso. Celebrazioni solenni verranno effettuate alla fine del mese di maggio.
(Paolo Lapi)