Verso l’adeguamento liturgico della Basilica Cattedrale di Massa. Il 7 e 8 marzo si è svolto un convegno, passo fondamentale per i tecnici
L’altare maggiore e il presbiterio della Cattedrale di Massa
Venerdì 7 e sabato 8 marzo, presso la Casa FACI di Marina di Massa, si è svolto il convegno di formazione e informazione per il concorso di idee per l’adeguamento liturgico della Basilica Cattedrale di Massa, organizzato dalla nostra diocesi in collaborazione con l’Ufficio Liturgico Nazionale e l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana.
Da tutta Italia sono giunti sul nostro territorio architetti, ingegneri, geometri, artisti e liturgisti interessati a proporre un progetto per la realizzazione dei nuovi poli liturgici della Cattedrale (altare, ambone, cattedra episcopale, vetrate absidali, sede del presbitero).
Per una migliore partecipazione attiva dell’assemblea, affinché la liturgia della Cattedrale sia di esempio per tutte le nostre chiese, il vescovo Mario, fin dal suo arrivo nella terra massense-apuana, ha dato mandato all’Ufficio di Liturgia e Musica Sacra e a quello dei Beni Culturali Ecclesiastici di partecipare al bando CEI per la selezione delle diocesi destinatarie del bando per l’adeguamento liturgico delle Cattedrali.
Cattedrale di Massa. La navata centrale
Nel 2024 la diocesi di Massa Carrara – Pontremoli, insieme a quella di Adria – Rovigo e a quella di Otranto, sono risultate vincitrici: fin da subito, in collaborazione con la CEI, gli uffici diocesani hanno iniziato un percorso di formazione per la stesura di un Documento Preliminare alla Progettazione che contenesse non solo le richieste della committenza, in questo caso la nostra chiesa particolare, ma anche una descrizione di questa piccola porzione del gregge di Cristo, guidato dal vescovo Mario.
L’adeguamento liturgico sarà il culmine di un più ampio progetto per il rinnovamento e il restauro della Cattedrale di Massa, dove, in questi giorni, sono iniziati i lavori di restauro del presbiterio e dove, nei prossimi mesi, sarà avviato l’ampliamento dell’organo, grazie ai contributi del Ministero della Cultura e della CEI.
La realizzazione dei nuovi poli liturgici segue le indicazioni della riforma liturgica del Concilio Vaticano II: le nostre chiese non sono musei né luoghi cristallizzati, mausolei di un tempo che fu, certamente glorioso, ma non da adorare in una laudatio temporis acti fine a se stessa e sterile.
Essendo luoghi vivi in cui la comunità di oggi si riunisce per celebrare insieme, devono rispondere alle esigenze liturgiche di oggi. Se le memorie del passato sono da conservare, è pur vero che i linguaggi mutano e, nel nostro cambiamento d’epoca, l’arte ha il compito di registrarne le suggestioni per parlare a un mondo sempre di corsa, dove, però, la croce resta fissa.
Una due giorni ricca di contenuti
Venerdì mattina, dopo i saluti del vescovo Mario e del vicesindaco di Massa, coordinati da don Samuele Agnesini, parroco della Basilica Cattedrale e direttore dell’Ufficio di Liturgia e Musica Sacra, è intervenuto don Alberto Giardina, direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale, che ha tratteggiato il significato ecclesiologico della Cattedrale, luogo di comunione e centrale per la vita della diocesi.
Di carattere più liturgico l’intervento del liturgista don Paolo Tomatis, che ha sottolineato come la riforma liturgica del Vaticano II sia un cammino sempre in evoluzione, in cui tutta l’assemblea ha riscoperto la sua centralità ed è divenuta matrice irrinunciabile e ha suggerito di far plasmare l’adeguamento liturgico dall’esperienza dell’ars celebrandi della nostra diocesi.
Dopo la pausa pranzo, don Umberto Bordoni, già direttore della Scuola del Beato Angelico di Milano, ha ribadito come la riforma conciliare sia foriera di un nuovo genius celebrandi da rispettare affinché la Cattedrale diventi un corpo vivo in cui si debba impiantare un cuore nuovo. §
L’ultimo intervento della giornata, affidato alla liturgista e architetto Francesca Leto, ha proposto una rapida, ma precisa carrellata artistico-liturgica dei vari adeguamenti liturgici, anche molto innovativi e coraggiosi, in Germania, Austria e Italia.
La facciata della Cattedrale di Massa
La giornata si è conclusa con la visita della Cattedrale, guidata da Elena Scaravella, e con la celebrazione stazionale in onore del Crocifisso, presieduta al Vescovo Mario in Cattedrale.
L’indomani, sotto la guida di don Emanuele Borserini, direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della nostra diocesi, gli interventi di don Luca Franceschini, don Samuele Agnesini, dello stesso don Emanuele e di Lorella Palumbo sono entrati maggiormente nelle questioni tecniche e realizzative, andando a proporre ai convegnisti, intervenuti in un ampio dibattito, le richieste della committenza.
Questo primo passo, fondamentale per i tecnici, che hanno preso coscienza non solo della Cattedrale, ma anche delle richieste della committenza e dell’ars celebrandi della nostra chiesa diocesana, è solo l’inizio di uno dei tanti percorsi, intrapresi dal vescovo Mario, perché la nostra chiesa massense-apuana riscopra i valori dell’unità.