Domenica scorsa a Milano la 68a edizione del tradizionale appuntamento
Ancora una volta il rituale incontro, organizzato dall’associazione degli “Amici del Campanone”, che riunisce nel mese di febbraio i lunigianesi residenti a Milano e nell’interland si è tenuto a mese inoltrato, ma la motivazione era plausibile perché era in programma una visita guidata all’interno del Duomo di Milano rinviata per impegni ecclesiastici, che resta un’occasione per quanti del tempio gotico conoscono l’indispensabile, mentre i tesori storici e artistici restano un mistero che solo esperti possono svelare.
Ma se ne riparlerà a metà marzo con le stesse identiche modalità.
Un modo per i residenti nel capoluogo lombardo per mantenere vivo il legame con Pontremoli
Quindi, tutti insieme con il solito entusiasmo nella sede dell’Hotel Touring per il pranzo di rito ed ancora una volta un gruppo davvero numeroso che fa capire quanto ancora sia apprezzato questo momento di convivialità.
A fare l’accoglienza il presidente Ing. Claudio Caldi con i colleghi del Consiglio direttivo che, dopo le spiegazioni, ha rivolto un saluto davvero caloroso ai presenti, e agli ospiti d’occasione il sindaco di Pontremoli Jacopo Maria Ferri e i Proff. Giuseppe Benelli e Luciano Bertocchi cui era affidato il compito di affrontare il delicato tema dei falò d’annata.
Il tradizionale convegno, all’interno del pranzo, dedicato alla storia dei falò
A pranzo avanzato Tosca Bertolini ha ricordato la partecipazione di alcuni soci alla gestione della Mostra Magnificat organizzata nel Palazzo Comunale di Pontremoli ed il sindaco ha consegnato loro un diploma di ringraziamento; quindi è stata donata ai presenti, come ricordo della giornata, una copia della poesia “I falò” di Amelio Bertocchi, corredata da un dipinto sul tema di Franca Battilocchi, e letta dall’omonimo Luciano Bertocchi che dopo un lettura volutamente provocatoria, ha proposto ad un auditorio davvero attento la motivazione del “Lo, lo, lo!! Viva o abàs al Vaticàno!” che tanta curiosità suscita non solo nei pontremolesi ma nei tantissimi che affollano la città durate la consumazione dei riti.
Una rievocazione delle vicende del lontano 1883 quando i parroci delle due parrocchie Don Giovanni Zampetti e Don Pietro Pedroni non trovarono l’accordo per organizzare la processione del Giovedì Santo che fu rinviata, ma portò Don Pedroni a ricorrere alla Congregazione dei Riti del Vaticano che si pronunciò solo nel 1889, ma diede ragione a San Nicolò, da cui lo spietato ed ambivalente ritornello che caratterizza tutte le manifestazioni.
Il Prof. Benelli, per integrare il racconto, ha ricordato i fatti occorsi quest’anno evidenziando come la stagione sia stata impietosa, penalizzando San Nicolò e agevolando invece l’impegno di San Geminiano che si è visto offrire le vittoria d’annata su un piatto d’argento.
In cammino verso i 70° anni di fondazione dell’associazione
Il momento è stato anche occasione per ricordare le vicende che hanno mantenuto saldi i legami dell’Associazione con Pontremoli e con la Lunigiana con iniziative e con interventi in manifestazioni locali, a ribadire che il legame resta saldissimo e che le occasioni a venire, non ultimo il 70° anniversario di fondazione ormai imminente, potranno essere una nuova opportunità per ricordare i tanti che hanno voluto dare il giusto significato al rapporto creatosi negli anni e mai venuto meno, trovando sempre nuove opportunità per rinsaldarsi.
Davvero una bella giornata come i presenti non hanno mancato di ricordare che ha suscitato un vero stupore nei nuovi ospiti d’occasione per la familiarità e della disponibilità loro offerte, quindi desiderosi di scoprire la nostra terra e i suoi tesori. La vicenda però resta aperta perché il primo appuntamento sarà per metà marzo prossimo per la visita al Duomo e, poi, nel mese dì agosto, come da tradizione, in Lunigiana per il ritrovo estivo, il cui programma è ancora misterioso, ma sarà comunicato al momento opportuno per un’occasione da non perdere in quanto verrà proposto un sito meritevole di essere scoperto ed apprezzato.
