
Daniele Rossi lascia dopo otto anni la guida dell’Autorità Portuale dell’Adriatico centro settentrionale

Un miliardo di euro per fare di Ravenna uno dei porti italiani di maggiore prospettiva capace, tra l’altro, di movimentare fino a mezzo milione di container ogni anno.
Che cosa c’entra questo ambizioso piano di sviluppo con la nostra cronaca locale? Presto detto: dal 2016 a capo dell’Autorità portuale della città romagnola (denominazione completa: autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro settentrionale) c’è il pontremolese Daniele Rossi che è riuscito a sbloccare e avviare il progetto dell’Hub portuale e che di recente ha presentato le prospettive per un’area sempre più strategica nello sviluppo degli scambi nel traffico di merci e persone nel prossimo futuro.
Gli investimenti per il potenziamento e lo sviluppo del porto di Ravenna
Oltre all’investimento diretto da un miliardo per il potenziamento e lo sviluppo del porto, lo scalo marittimo di Ravenna è infatti al centro di una serie di progetti come il rigassificatore della SNAM con la nuova diga frangiflutti in Adriatico della lunghezza di quasi un chilometro per consentire l’attracco in sicurezza delle grandi navi “metaniere”.

E poi opere ferroviarie di RFI, stradali a cura di ANAS, energie rinnovabili con un parco eolico, interventi di ENI per la cattura e lo stoccaggio della CO2 ma anche numerosi interventi di soggetti privati che vedono in Ravenna un’opportunità. In totale, dunque, altri quattro miliardi di euro che saranno investiti nell’area del porto. Perché Ravenna punta a intercettare le rotte con l’oriente per fare dell’Adriatico una porta da e per l’Europa e il porto sarà il cuore di questo sistema. Daniele Rossi, da tempo trapiantato sulle coste romagnole, ha illustrato gli interventi previsti, tutti progetti già in corso e relativi prima di tutto all’abbassamento dei fondali fino a 14,5 metri di profondità, un intervento da realizzare entro i prossimi due anni, complesso quanto indispensabile per consentire l’arrivo delle grandi navi portacontainer con nuove aree logistiche di duecento ettari. Intanto, con un anno di anticipo, le enormi draghe all’opera nel mare davanti alla città hanno già concluso la fase di abbassamento fino a 12,5 metri.
Un porto che sarà in grado di far attraccare navi molto più grandi con l’obiettivo di mezzo milione di container l’anno che diventa una prospettiva concreta e un contributo significativo per un Paese, l’Italia, che nel proprio sistema portuale assicura ogni anno la movimentazione di quasi 12 milioni di “scatoloni” metallici. Un traffico merci che per Ravenna significherà passare da 26 a 36 milioni di tonnellate ogni anno. Intanto poco prima di Natale Daniele Rossi, nella serata di gala per gli auguri, è stato premiato a Ravenna con il Timone d’Oro, prestigioso riconoscimento che nel suo caso vale non solo quale ringraziamento per l’impegno profuso e i grandi risultati ottenuti, ma anche come saluto. Quella alla guida dell’Autorità portuale ravennate è infatti un’avventura che per lui si conclude proprio in questi giorni, dopo otto anni e due mandati consecutivi non più rinnovabili. Un’esperienza al termine della quale lo sguardo di Ravenna non si rivolge più solo all’area della Pianura Padana ma a tutta l’Europa.
(p. biss.)