Ai piedi della Croce per la  quale è entrata nel mondo  la vita eterna

Nel nostro cammino verso il Giubileo ecco le solenni celebrazioni che si sono svolte a Filattiera in onore della Madonna Addolorata. Il solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo di Pisa

La benedizione impartita dall’arcivescovo di Pisa, mons. Benotto

Sabato, 27 luglio, Filattiera ha celebrato il 121° anniversario del voto alla Madonna Addolorata per ringraziarla di aver salvato il paese da una forte scossa tellurica, per questo, ricordata come “Madonna del Terremoto”. Una festa antica, la più sentita dall’intera comunità.
La preparazione, secondo consolidata consuetudine, è iniziata con la celebrazione della S. Messa, preceduta dalla recita del Rosario, nelle frazioni della parrocchia. Nel giorno della vigilia alle 18, nella chiesa di Santa Maria, c’è stata l’esposizione del Santissimo Sacramento. Alle 20,30 il Canto del Primi Vespri ha introdotto i fedeli alla grande festa iniziata nella parrocchiale del paese con le Sante Messe delle 8,30 e delle 11 durante le quali i parroci mons. Antonio Costantino Pietrocola e don Samuele hanno evidenziato il ruolo di Maria, la credente che si abbandona totalmente al Signore senza chiedere garanzie.
Alle 21, in Piazza Castello gremita di gente, solenne Pontificale presieduto da mons. Giovanni Paolo Benotto, arcivescovo motropolita di Pisa coadiuvato dal nostro vescovo fra’ Mario, numerosi sacerdoti, diaconi e ministranti. In apertura il saluto ed il ringraziamento del nostro parroco mons. Antonio, il quale ha rinnovato a don Giovanni Barbieri rallegramenti ed auguri per il suo 60° anno di sacerdozio, mentre una bambina gli porgeva un bellissimo mazzo di fiori. Fra le autorità il sindaco Annalisa Folloni, affiancata dalla Giunta Comunale con il Gonfalone, i Vigili Urbani, ed i cavalieri del Santo Sepolcro.
Il Coro S. Giorgio, sotto la perizia del maestro Pierfrancesco Carnesecca, ha intonato “Ecce Sacerdos magnus” per proseguire, con lodevole bravura, con la Messa “Cerviana” di Lorenzo Perosi ed altri canti polifonici.

L’offerta della cera da parte della Sindaca a nome di tutta la comunità di Filattiera

All’Offertorio il sindaco, adempiendo al voto dei padri, ha donato il cero, subito acceso e collocato davanti all’immagine della Madonna. Incisiva l’omelia del presule che indossava il “pallio” ossia la stola di lana che rimanda a Gesù, Buon Pastore, che non ha paura di caricarsi sulle spalle la “pecorella smarrita” e riportarla nell’ovile.
Questa sera – ha detto mons. Benotto – ci mettiamo spiritualmente ai piedi della Croce attraverso la quale è entrata nel mondo la vita eterna ed un fiume d’amore che ancora continua. ‘Donna ecco tuo figlio’. Donna fai da madre a tutta l’umanità e racconta l’infinito amore di Dio con il linguaggio che tutti capiscono, ossia il linguaggio della Madre. Maria ha un solo desiderio quello di portarci a Dio e a Gesù senza il quale non si esce dal pantano del peccato, dell’orgoglio, e dell’egoismo. La storia dell’umanità è storia di salvezza non terminata che ha al centro il Risorto e che continuerà fino al suo glorioso ritorno. Oggi abbiamo perso la memoria della Salvezza, la fiducia e la speranza chiudendoci nell’arido individualismo. Riscoprire la maternità di Maria, a cui gli antenati si erano affidati con fede semplice ma profonda, significa aprire il cuore ai fratelli, crescere nella fede ed essere meno arrabbiati anche con noi stessi e con la vita che non è sempre lineare. Anche Gesù ha avuto i suoi momenti di smarrimento eppure ha offerto la Sua vita per amore, garantendoci la resurrezione. L’amore è il frutto più grande del Cristo che serve, anche a noi, per divenire comunità di credenti convinti, testimoni di carità, dando concreti esempi ai nostri ragazzi, testimoniando loro che, nell’esperienza dell’amore vero, non saremo soli mai. Soprattutto nelle salite dell’esistenza”.

La processione nel centro storico di Filattiera nella solennità della Madonna Addolorata

A seguire l’imponente processione nei borghi del centro storico, addobbati con cura ed illuminati. Hanno prestato prezioso servizio i Confratelli e la Banda musicale.
La conclusione in Piazza Castello con la statua della Madonna al centro, recante sul petto il cuore d’oro, offerto nel primo centenario del voto, con la scritta “Mater ed filii, unum cor”. Prima della solenne benedizione il vescovo diocesano fra’ Mario e mons. Benotto hanno ricordato che le feste non sono folclore ma momenti incisivi per accrescere la fede e la letizia di essere cristiani aiutando i “lontani”, in cerca di Qualcuno, ad alzare lo sguardo e a non sentirsi abbandonati.
Sotto un cielo azzurro e stellato abbiamo chiesto alla Vergine di aiutarci ad essere buoni. Perché soltanto il cuore buono è un cuore felice.
La bellissima, partecipata festa ha avuto il suo epilogo domenica 28 luglio, alle 10,30 nella chiesa di S. Maria, con la celebrazione della Santa Messa per tutti i defunti della parrocchia.
Anche noi sentiamo il desiderio di ringraziare il nostro parroco per la cura delle celebrazioni, sempre solenni e l’impegno costante profuso per valorizzare i talenti di ciascuno di noi, alimentando la speranza vera.
Un “Grazie” anche al maestro Pierfrancesco, a Sara e a Caterina. Una famiglia a completa disposizione per le necessità della parrocchia. A vantaggio dell’intera comunità.

Ivana Fornesi