Cominciato ad Avenza, con il vescovo Mario, il percorso della Diocesi “Sviluppo e valore del territorio”.
Dal 2019 al 2023, è aumentato dell’8% l’indebitamento delle famiglie apuane. La provincia vive un freddo “inverno demografico”. Fra Mario ha sottolineato il ruolo della Chiesa nel lavorare per il bene comune
È stata una serata particolarmente partecipata quella a Casa Pellini ad Avenza di Carrara lo scorso 23 luglio. La torre di Castruccio, per l’occasione, ha fatto da sfondo all’incontro dal titolo “Sviluppo e valore del Territorio: necessità e aspettative” organizzato dalla Pastorale Sociale e del Lavoro in collaborazione con l’Azione Cattolica diocesana. L’incontro, come sottolineato in apertura di serata, segna l’inizio di un percorso avviato dalla Chiesa locale per riflettere sulle diverse realtà del territorio, in linea con i principi dell’Agenda 2030 dell’ONU.
La serata, moderata da Davide Tondani del Corriere Apuano, è ha preso il via con i saluti istituzionali della vicesindaca di Carrara, Roberta Crudeli, di Alessandro Conti, direttore della Pastorale Sociale e del Lavoro e da Sabrina Castagnini, presidente diocesana di AC. Tra i presenti, anche l’assessore Matteo Basteri, in rappresentanza del Comune di Massa.
I relatori – Daniele Mocchi, ricercatore della Camera di Commercio Toscana Nord, e Alessandro Volpi, professore di storia contemporanea dell’Università di Pisa – hanno fornito un’analisi approfondita della situazione economica e sociale della provincia apuana.
Mentre Mocchi ha presentato un’analisi dettagliata dei dati statistici del 2023, offrendo uno spaccato della realtà economica e sociale di Massa Carrara, Volpi ha reinterpretato questi dati, mettendo in luce la complessità locale e le interconnessioni tra i vari aspetti economici e sociali.
L’economia della provincia di Massa Carrara ha mostrato una crescita superiore rispetto alla media regionale toscana e nazionale. Questo risultato positivo è stato trainato principalmente dal settore dell’edilizia, che ha registrato un recupero significativo rispetto al periodo pre-COVID, con un incremento del 4%. Il settore – ha detto l’esperto – ha beneficiato dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dei fondi strutturali dell’Unione Europea e dei vari bonus governativi.
Nonostante la crescita economica, permangono incertezze legate al sistema bancario, in particolare per quanto riguarda i prestiti alle imprese. Le famiglie apuane, dal 2019 al 2023, hanno aumentato il loro indebitamento verso le banche dell’8%, principalmente per finanziare i consumi in seguito all’impennata dell’inflazione che ha eroso il loro potere d’acquisto.
Il mercato immobiliare, invece, ha visto un aumento degli affitti e una diminuzione delle transazioni immobiliari residenziali. Questo fenomeno riflette una tendenza generale di difficoltà nel settore abitativo.
Ancora il commercio rappresenta una nota dolente per la provincia. Il settore ha subito cambiamenti significativi negli ultimi anni, con i consumatori che hanno modificato radicalmente le loro abitudini rispetto a dieci anni fa.
Il turismo ha registrato una leggera diminuzione nel 2023, ma è stato compensato da un aumento delle locazioni turistiche, che hanno raggiunto le mille unità in tutta la provincia, a fronte di 300 strutture alberghiere.
Dal punto di vista sociale, la provincia di Massa Carrara sta affrontando un “inverno demografico”. Non solo la natalità è in calo, ma il territorio è diventato meno attrattivo per gli immigrati rispetto al passato. L’età media della popolazione è di 50 anni e, nell’ultimo decennio, si sono registrate 2800 nascite in meno, con una popolazione sempre più anziana. Anche l’occupazione è in diminuzione, con molte assunzioni difficili da coprire: il 35% per mancanza di candidati e il resto per preparazione inadeguata.
Inoltre, l’intelligenza artificiale rappresenta una sfida da non sottovalutare per il futuro del mercato del lavoro. Infine, il quadro economico evidenzia problemi di bassa equità fiscale, con il 40% dei contribuenti che dichiara un reddito lordo inferiore ai 15 mila euro. A conclusione dell’analisi Volpi ha sottolineato l’importanza di esaminare ulteriormente questi dati, poiché diversi aspetti si intersecano tra loro, creando un quadro complesso. “È necessario un dibattito sui grandi temi del territorio per garantire che le scelte future siano oggettive e mirate a risolvere i nodi critici evidenziati dai numeri forniti”.
La serata, si è conclusa con la sintesi del Vescovo Mario Vaccari, che ha sottolineato il ruolo della Chiesa nel lavorare per il bene comune; ha citato modelli di economia virtuosa, come l’Economy of Francesco e l’economia civile, che mirano a rieducare la comunità alla complessità civica.
(Elisabetta Guenzi)