
Successo per le visite guidate a chiese e palazzi della città organizzate nello scorso fine settimana da Sigeric in sinergia con il Comune e “Farfalle in Cammino”

Pontremoli per due giorni è stata una “città aperta” per far conoscere ai turisti, ma anche a chi la abita, le bellezze che è in grado di proporre ed offrire.
Un week end baciato dal sole ha permesso la riuscita della seconda edizione di “Chiese e palazzi aperti – Pontremoli Barocca” organizzata dalla Cooperativa Sigeric, in sinergia con il Comune di Pontremoli e l’Associazione “Farfalle in Cammino”, che ha visto sabato 6 e domenica 7 aprile l’apertura straordinaria di chiese e palazzi simbolo del Barocco Pontremolese e scrigni di importanti capolavori settecenteschi tra chiese magnificamente affrescate e sontuosi palazzi, alcuni dei quali solitamente non visitabili.

Infatti dietro i numerosi portoni (spesso purtroppo non adeguatamente conservati) che si affacciano sulla strada principale del borgo storico, si nascondono soffitti interamente affrescati, quadrature, ricchi elementi decorativi, dipinti, sculture e opere dalla spiccata teatralità realizzate tra la fine del XVII e la metà del XVIII secolo dai grandi artisti provenienti dalla Pianura Padana e dalla Toscana, a seguito dell’ingresso di Pontremoli nel Granducato di Toscana.
Un modo per potersi riavvicinare al contesto cittadino e al suo patrimonio artistico grazie al coinvolgimento delle guide turistiche locali, coloro che sono in grado di riaccendere la bellezza dei monumenti con le loro parole.
Si è partiti sabato con una serie di eventi speciali a numero chiuso con la visita di ville, chiese e palazzi. Ma senza dubbio l’evento clou della manifestazione è stata la giornata di domenica quando sono stati aperti e visitabili il Palazzo Dosi Magnavacca, il Palazzo Ruschi Pavesi, il Palazzo Vescovile, la Chiesa di San Giacomo d’Altopascio e il Teatro della Rosa.
A fare da guide d’eccezione sono stati i ragazzi degli istituti superiori del territorio che hanno illustrato, (chi con fare più sicuro, chi con la voce più tremante per l’emozione, ma comunque tutti preparati e con la voglia di mettersi in gioco) la storia di questi luoghi rendendo questo “viaggio” nel periodo Barocco ancora più affascinante.
“Sì sono stati davvero bravi ed è sicuramente uno degli aspetti che ci inorgoglisce maggiormente, anche perchè i partecipanti a questa tipologia di eventi sono solitamente persone di buona cultura quindi bisogna essere preparati e precisi” racconta Francesco Bola di Sigeric.

In particolare Bola evidenzia come il coinvolgimento degli studenti abbia una duplice valenza “da un lato preparare ragazzi che vorranno portare avanti questa esperienza anche a livello lavorativo, ma dall’altro per far comprendere ai nostri giovani bellezze artistiche e storiche del loro territorio, che siano poi i primi a difenderle e a promuoverle per farle conoscere ed apprezzare”.

Ma è il bilancio complessivo che riempie di soddisfazione gli organizzatori “ancora non abbiamo i numeri precisi ed ufficiali ma dovremmo aver confermato le presenze dell’anno passato. Con arrivi da varie zone del Nord Italia, sopratutto dall’Emilia e Lombardia, ma anche dal Piemonte e della Liguria”.
Regione quest’ultima citata non a caso vista la collaborazione con “Rolli e Strade nuove” di Genova “che ha sicuramente dato un importante contributo “affinchè Pontremoli Barocca fosse seguita e conosciuta anche fuori dal contesto lunigianese”.
Alla fine contenti i locali (“abbiamo avuto un riscontro positivo dai commercianti del centro storico”) ma soprattutto i visitatori “abbiamo ricevuto vari attestati di gradimento della visita”.
Tutte le tappe sono state apprezzate ma forse “quella che ha sorpreso di più è stata la Chiesa di San Giacomo, in molti sono rimasti sorpresi di trovare tanta meraviglia in un contesto decentrato rispetto al centro storico”.
Riccardo Sordi