
Quasi ultimati i lavori di somma urgenza. Problemi per un movimento franoso nei pressi di Gravagna San Rocco

Servirà ancora almeno un mese di lavoro per vedere concluse le opere di ripristino della viabilità lungo la strada comunale della Vallingasca per il Passo della Cisa attraverso gli abitati di Gravagna Montale e di Gravagna San Rocco. Sono infatti quasi terminati gli interventi di somma urgenza seguiti alle frane causate dal forte maltempo tra fine ottobre e inizio novembre, ma alcuni lavori restano da completare. “Il pericolo seguito alle frane e agli smottamenti è stato tolto – conferma l’assessore comunale Gianmarco Corchia – ma restano ancora da ultimare alcuni lavori, come ad esempio quelli nel tratto interessato dalla frana proprio nel fianco della collina sopra la quale sorgono le prime case della Vallingasca”. Un’opera importante, questa, affidata alla Cooperativa COAF di Villafranca che ha provveduto a sistemare il versante, realizzare un nuovo muro di sostegno rivestito in pietra, a posizionare un tubo di scarico delle acque e a ripristinare la sede stradale. L’ultimo intervento da realizzare è la posa delle reti di contenimento del versante stesso che verranno poste in opera nelle prossime settimane. Ultimati invece i lavori tra il villaggio della Vallingasca e il Passo: qui la ditta Belli di Licciana ha realizzato una scogliera di sostegno e ancorato il versante con la posa di micropali.

Più incerta invece la situazione della strada all’ingresso orientale della frazione di Gravagna San Rocco; qui, infatti, si vedono gli effetti di una frana in movimento e il ripristino della sede viaria è ancora provvisorio quanto disagevole. A quanto pare il problema deriverebbe dalla vecchia frana di Groppo del Vescovo che si sarebbe rimessa in movimento arrivando ad interessare il tratto di strada non lontano dal paese che, tuttavia, non sarebbe coinvolto. Sono stati effettuati vari sopralluoghi sia da parte dei tecnici del Comune di Pontremoli che di quelli dell’Unione dei Comuni e, vista la situazione, è stato chiesto l’intervento del Genio Civile che dopo aver verificato la situazione nei giorni scorsi invierà una relazione utile a progettare i possibili interventi.
(Paolo Bissoli)
Effettuate le prime demolizioni sul viadotto Gravagna

Sono iniziate le opere di smantellamento dell’impalcato del viadotto “Gravagna” lungo l’Autocamionale della Cisa sul quale spiccano quattro enormi gru dal profilo bianco e rosso, indispensabili per movimentare i mezzi e calare i materiali di demolizione. La corsia interessata è quella in direzione nord: un intervento lungo e complesso che ancora per oltre un anno lascerà scorrere il traffico solo sulla carreggiata adiacente, quella sud, dove sono state organizzate tre corsie di marcia.
Come si nota osservando il cantiere illustrato anche nella foto, per il momento è stata tagliata la porzione centrale delle travi dell’impalcato, quella parte, cioè non interessata dai grandi sostegni in ferro (i “puntoni”) collocati oltre trent’anni fa per sostenere un manufatto che ben presto, pochi anni dopo la costruzione, aveva evidenziato alcuni problemi. La fase successiva, ancora da avviare, prevedere la demolizione degli archi in acciaio, operazione che viene definita dalla stessa direzione di A15 “complessa”. Questa sarà seguita dalla rimozione degli ultimi conci dell’impalcato e dalla demolizione delle “teste” delle pile sulle quali, una volta adeguate, verranno posizionati i travi del nuovo impalcato. Le pile, pur mantenute, saranno completamente scarificate e ricoperte con un nuovo strato di malta. Operazioni rese ancora più complesse dalla collocazione geografica del manufatto e dall’altezza del cantiere, che arriva anche a superare i cinquanta metri.
(p. biss.)