Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. Era il 27 marzo 2004: un intenso programma di celebrazioni
Vent’anni fa il Consiglio Comunale di Pontremoli assegnava la cittadinanza onoraria al card. Josè Saraiva Martins, prefetto dell’allora Congregazione per le Cause dei Santi. La cittadinanza onoraria era il frutto di diverse visite del porporato a Pontremoli (e altre ne sarebbero seguite negli anni successivi) e di un forte legame, rafforzato da “sorrisi e strette di mano”.
Il card. Saraiva Martins giunse a Pontremoli sabato 27 marzo 2004 e, nella stessa serata, si recò in visita alla comunità sacerdotale “Opus Mariae Matris Ecclesiae”di Filetto. Quindi si preparava ad un’intensa domenica che lo vedeva di buon mattino recarsi nel territorio di Mignegno.
Sua Eminenza aveva già visitato la parrocchiale di Mignegno nel luglio precedente quando, presente a Pontremoli per un Congresso del Serra International, incoronò ufficialmente la statua della Madonna di Fatima, a conclusione dell’anno dedicato al S. Rosario.
La sosta a Mignegno era rivolta particolarmente ai bambini del territorio (nella foto). Tre di essi accolsero il cardinale con un abbigliamento che ricordava i “tre pastorelli” di Fatima. Saraiva Martins si intrattenne volentieri con i bimbi (il più piccolo tra i presenti ero io che scrivo, ndr) che affettuosamente si rivolgevano a lui dandogli del tu e chiamandolo “don Josè”.
Seguiva un momento di preghiera e la benedizione di una “campanella” rappresentante i colori del Portogallo, dove si trovano i luoghi delle apparizioni di Fatima ma anche la nazione di provenienza dello stesso cardinale. Immancabile la visita al presepe elettromeccanico.
Dopo la salita al Piagnaro per visitare il Museo delle Statue Stele, il cardinale venne accolto in piazza dal suono della Musica Cittadina. Nella Sala di Rappresentanza del Comune di Pontremoli riceveva i saluti del sindaco, on. Enrico Ferri, e del vescovo diocesano, mons. Eugenio Binini.
Poi era lo stesso presule a prendere parola mentre riceveva ufficialmente il titolo di “cittadino onorario” di Pontremoli. Incisivo quanto disse sull’importanza di Pontremoli, “janua et clavis” dell’Appennino e punto cruciale nel cammino della via Francigena. Il riferimento all’origine del nome della città “Pons Tremulus” gli permise di invitare a “gettare ponti fra noi e fra terra e cielo”.
Subito dopo, nella Concattedrale e ai piedi della Madonna del Popolo, aveva luogo una Solenne Celebrazione Eucaristica.
Infine nel pomeriggio, Saraiva Martins si recava nel alla SS. Annunziata per ammirare la maestosità del Santuario e prendere parte alle celebrazioni della festa patronale, gustando da ultimo i due prodotti “famosi” di quella festa: lupini e ramaini.
Attualmente il card. Josè Saraiva Martins, a 92 anni di età, dopo aver raggiunto la meritata pensione e ottenuto il titolo di cardinale vescovo di Palestrina, risiede in Vaticano offrendo la sua preghiera per il bene della Chiesa.
Fabio Venturini