Inaugurato ad Aulla il nuovo Centro Vicariale della Carità, dedicato al Beato Angelo Paoli
Grande entusiasmo e partecipazione sabato scorso, 14 ottobre, per l’inaugurazione del nuovo Centro Vicariale della Carità di Aulla – Fivizzano, dedicato al Beato Angelo Paoli. Ad aprire la mattinata, la celebrazione della S. Messa presieduta dal Vescovo Mario ad Aulla nella chiesa parrocchiale di San Caprasio. Tra i presenti, oltre ai collaboratori di Caritas che hanno preso parte al progetto, anche le autorità civili, tra cui il sindaco di Aulla, Roberto Vallettini, ed il prefetto di Massa Carrara, Guido Aprea.
“Abbiamo iniziato questa Celebrazione Eucaristica nel nome del Beato Paoli, la cui testimonianza è un esempio vivo dell’amore che Cristo ha messo nei nostri cuori – ha esordito il Vescovo – La carità non è una parola che può stare sulle nostre labbra senza coinvolgerci personalmente. Mettere al centro di una comunità cristiana gli ultimi è anche un discorso politico, perché significa lavorare per il bene comune, prendere le parti dei più poveri, i cui diritti sono spesso cancellati e dimenticati. Non può bastare la consegna del pacco viveri, la distribuzione di vestiario o il saldo delle bollette: fare carità significa instaurare relazioni autentiche. Non c’è ipocrisia nella carità!”
“Lavorare al Centro di Ascolto – ha concluso il Vescovo – è un impegno molto significativo, perché rivelatore del fatto che la comunità cristiana ha a cuore chi è scartato; è un’opera di testimonianza e di evangelizzazione difficile, perché richiede ancora una volta di mettere al centro l’altro: non sono io che posso compiere questa testimonianza con la mia bravura, ma è la grazia di Dio che opera in me ad agire”.
Prima del taglio del nastro, la parola è passata al Direttore di Caritas diocesana, Almo Puntoni ed ai rappresentanti del comitato. “Tutto è partito da un evento doloroso per il nostro territorio – ha affermato Almo Puntoni, riferendosi all’alluvione che ha colpito il comune di Aulla nel 2011 – È da quel momento che la Conferenza Episcopale Italiana ha stanziato 300mila euro per realizzare un’OPERA-SEGNO. Oltre a questo finanziamento, sono giunti altri sostegni economici dalle donazioni di diverse Caritas, soprattutto piemontesi. Grazie alla cifra raggiunta, Mons. Giovanni Santucci decise di destinare lo stabile, che oggi inauguriamo, ad opere caritative, che fossero simbolo di speranza per il territorio”.
La struttura, la cui supervisione spetterà al direttore Gianluca Rosetti (diacono permanente), ospiterà il Centro di Ascolto, l’Armadio, il servizio di Accoglienza Notturna e il Centro di Aiuto alla Vita.
“Il direttore di una struttura caritativa non è colui che comanda, ma colui che deve cercare di creare comunione tra i componenti del gruppo e suscitare il loro l’amore verso il prossimo” ha commentato Rosetti prima di passare la parola ai volontari, definiti “persone fondamentali, con cui sarà importante fare squadra per offrire il nostro miglior servizio”.
“Il nostro compito – ha aggiunto Moreno Pasquali, coordinatore del Centro di Ascolto – è quello di accogliere ed ascoltare. Diverse sono le famiglie che già sosteniamo (circa settanta) e con le quali riusciamo ad elaborare un progetto d’aiuto, indirizzandole verso strutture idonee o aiutandole con nostre risorse. Fondamentale, inoltre, è il rapporto con le istituzioni e la Società della salute”.
A tale proposito, ha ricordato Pasquali, “per il futuro abbiamo in progetto l’apertura di un centro simile a Pontremoli, nei locali dell’ex seminario che ospiterà anche un emporio solidale”.
La chiave di tutto è l’ascolto autentico, messo in atto anche dagli operatori dell’Armadio, coordinati da Enrico Donnini, punto di riferimento per i volontari del settore grazie ai suoi consigli e alle sue grandi capacità organizzative.
Tra le attività nascenti si segnalano l’accoglienza notturna, che prevede otto posti letto ed il CAV (Centro di aiuto alla vita), coordinato da Emmi Fagnini, che ha manifestato entusiasmo per essere entrata a parte della grande famiglia Caritas.
Prima della benedizione del Vescovo ai locali ed a tutti i volontari che vi opereranno, il sindaco Roberto Vallettini ha ricordato l’importanza di un “volontariato di amore, che realizza opere concrete che sanno dare speranza alla società”, mentre il direttore della Società della Salute Marco Formato, ha ribadito che “per noi il mondo dello associazionismo e di tutto il terzo settore è fondamentale per realizzare progetti concreti per la società”.