
Fivizzano. L’Amministrazione Comunale investirà 1,3 milioni di euro per i lavori sulla frana che minaccia parte dell’abitato e per la strada di accesso

Cecina è un borgo del Comune di Fivizzano, che, se non ci si va appositamente, è impossibile imbattervisi casualmente. Non per niente Carlo Caselli, già nel 1933, ne parlava come di un“lembo nascosto e dimenticato di Lunigiana”.
Eppure non pochi sono gli aspetti della sua storia, oltre la prossimità a Pontevecchio, sito delle statue stele, degni di essere conosciuti, come si legge in “Paesi di Lunigiana” (Edizioni Il Corriere Apuano, 2022) e come, forse, non era nel passato, se vale l’ipotesi che “per Cesna (Cesnei i suoi abitanti) passasse una primitiva strada importante”.
La sua rilevanza storica non è, però, bastata a mantenerne la popolazione (195 gli abitanti nel 1833), che si è assottigliata fino a contare, oggi, seguendo la sorte di tutti i paesi del Comune, poche decine di residenti.
Molto attivi, però, a mettere in campo iniziative di ogni tipo per tenerlo vivo e per combatterne lo spopolamento (il “Corri Cecina” è una di queste).
Ma un problema, in particolare, unito alla difficile viabilità, contorta e a rischio frane, alla lontananza dai luoghi di lavoro e dai servizi scolastici e sanitari, non li ha aiutati certo a rimanere, anzi li preoccupava e preoccupa.

Si tratta del pericolo per la stabilità di una parte del paese, forse la stessa che “nella metà del Settecento obbligò la gente a demolire l’antica chiesa parrocchiale, che, poi, fu ricostruita e completata nel 1790” (dal libro citato).
È la stessa chiesa che, con l’attigua piazza-parcheggio, si trova di fronte ad un cedimento del terreno, ben visibile e riscontrato da molto tempo. Ora il fatto che l’Amministrazione Comunale di Fivizzano abbia annunciato di avere a disposizione le risorse finanziarie per le opere di consolidamento della zona interessata ed anche per migliorie alla strada che da Campiglione conduce al paese, può portare a dire che Cecina non è stata dimenticata?
Parrebbe proprio di sì, a leggere le dichiarazioni del sindaco Gianluigi Giannetti: “Abbiamo ottenuto, a seguito della elaborazione di un progetto, un importante finanziamento, attraverso il Dods regionale, di 1,3 milioni di euro, per arrestare il cedimento e dare sicurezza alla strada, come ci era stato richiesto dalla popolazione”.

Finalmente Cecina ha guadagnato le cronache dei giornali per essere interessata da opere pubbliche importanti e da molto attese, mentre nel passato due fatti negativi l’avevano resa protagonista delle stesse.
Il primo era la vicinanza ad una discarica a cielo aperto, in località “Vernatga”, che raccoglieva i rifiuti di tutto il Comune per essere dati, poi, alle fiamme. Nel 1973 il paese si ribellò, sbarrando, giorno e notte, l’accesso alla zona e sfidando, pacificamente, le forze dell’ordine. Cecina, ma anche altri paesi del Piovere, vinsero la “battaglia”.
Erano i primi tempi della raccolta pubblica dei rifiuti e discariche simili furono fatte anche in altre località ed era molto diffuso il metodo “fai da te”, per eliminare la plastica, che allora cominciava a diffondersi.
L’altro fatto è più recente, del 19 agosto 2022, quando raffiche di vento a 140 chilometri orari fecero ingenti danni, distruggendo il tetto del bar, nella vecchia scuola, gestito da persone del paese, e a tutte le attrezzature, tavoli e sedie, prese in prestito, che erano state sistemate per la festa-sagra “Armàn d’ là”.
soldi per acquistare il tutto e restituirlo furono messi insieme grazie ad azioni di solidarietà di singoli e di associazioni dei paesi della vallata, ma anche di altri luoghi. Ora non rimane che auspicare che i lavori programmati vengano realizzati il più presto possibile.
Andreino Fabiani