
Con il libro “La Lunigiana in dieci ritratti”

Esce nei raffinati tipi del giovane editore Lorenzo Spadoni per Carte Amaranto, con agile e precisa prefazione di Natalino Benacci “La Lunigiana in dieci ritratti” di Marco Angella, maestro, cultore di ricerca storica e presidente della sezione di Pontremoli della Deputazione di Storia Patria.
Il gran maestro è Jacques Le Goff, lo storico della scuola delle “Annales” francesi che dice suoi maestri Huizinga, Frugoni, Bloch, Duby, e Vito Fumagalli di Bardi, storico del territorio di val padana. Organizzò due Mostre a Parma; Medioevo europeo e Vivere il Medioevo, che ritiene lungo, durato fino alla rivoluzione francese, e “gioioso”, contestando il luogo comune dei “secoli bui”. Risponde a Marco che la Lunigiana ha avuto funzione strategica sulla via Francigena- Non ci sono elementi di conferma della presenza di Francesco d’Assisi nel 1219 in Lunigiana, certo è che il Santo ha modellato la geografia dell’Italia centronord.

Le altre nove interviste offrono un ritratto di tante realtà che animarono anche la Lunigiana negli anni della nuova Italia, repubblicana e democratica in rapido sviluppo economico e ancor più sociale e culturale: tutti vanno a scuola, molti alle Superiori e all’Università. C’è fervore di scoprire e divulgare conoscenza anche di storia locale, già molte nozioni erano state raccolte e pubblicate, ma rimanevano di pochi per pochi: Tanti giovani si associano guidati dal carisma di Germano Cavalli, che aveva frequentato il Giuliani e quando morì nel 1969 fondò l’Associazione “M. Giuliani” a cui seguirono altre ad Aulla per iniziativa di G. Ricci, a Pontremoli di G. Dosi Delfini, L. Bertocchi, V. Bianchi, N. Michelotti. Cavalli capì che il fervore del nuovo faceva “iconoclastia consumistica”: bisognava conservare documenti, memoria orale, dialetti, oggetti della tradizione etnografica. Viene fondata la rivista “Studi lunigianesi,” nel 1972 vi fu pubblicata la “Cronica” di Antonio da Faie. L’evento principe è il ritrovamento delle statue-stele, sembrava che la terra stessa le partorisse, fu deciso di raccoglierle tutte in museo al Piagnaro, ora diretto da Angelo Ghiretti, un “amatore specializzato” archeologo che ha scoperto anche la mansio romana del monte Valoria m.1229 sulla via Parma-Luni.

Giuseppe Benelli è testimone di Associazioni di cui ha fatto parte al vertice: Capellini, Deputazione, Bancarella, ora presiede la “M. Giuliani”. Assessore alla cultura organizzò conferenze dei poeti Mario Luzi, Attilio Bertolucci, il filosofo Nicola Abbagnano. L’intervista ad Andrea Baldini dà la misura di tante persone e gruppi che costituiscono un’identità etno-linguistica: siamo lunigianesi non meticci!

Riccardo Boggi, attivo esploratore custode di tradizioni, dialetti, feste, leggende, magie di presunte guaritrici, giornalista, conduttore di TRPN con A. Zanni, rende palpabile l’emozione di aver tirato fuori la stele di Canossa quel 12 aprile 1972!. Ma creatura speciale sua è San Caprasio ad Aulla: scavo casuale e scoperta di tomba e reliquie del Santo, di elementi dell’abbazia benedettina, nascita del Museo, principale luogo di ospitalità dei pellegrini, sede di conferenze importanti.

Luciano Bertocchi scopre il “barocco pontremolese”, diventato un’attrattiva turistica: in Giornate del FAI 2019 sono stati 17.186 gli ingressi in palazzi e chiese, che dovrebbero però essere accessibili sempre. Per l’Associazione Culturale Pontremolese ha contribuito alla pubblicazione del manoscritto di Bernardino Campi “Storia di Pontremoli”, alle mostre delle edizioni bodoniane e del libro antico, dei Paesaggisti del Settecento, della pittura di Pietro Cocchi, molte le presentazioni di libri, col C.A. e Natalino Benacci ha pubblicato la storia del calcio pontremolese per merito anche di Cio. Si è riaccesa una tradizione di poesia dialettale.

Ci sono tante Lunigiana. A Lerici opera Angelo Tonelli, uomo delle molteplici attitudini, di ampi orizzonti di pensiero e arte considerati nella lunga durata del tempo. Un grecista profondo, ha tradotto tutte le tragedie di Sofocle, Eschilo, Euripide. La cultura classica ci aiuta a trovare il nostro Sé più profondo per salvarci contro la “degenerazione della politica e democrazia smarrita”. La poesia difende i “fantasmi dell’anima”, medita su aperture mistiche, spirituali, ma oggi è dimenticata. Pittore dei poeti è Beppe Menconi in amicizia con Paolo Bertolani, Giovanni Giudici, Attilio Bertolucci, recita e dirige spettacoli teatrali. Lunigiana è un territorio di confine che ha sviluppato caratteri propri e giustamente ne rivendica la peculiarità osserva Massimo Sanacore livornese: questa in sintesi è l’identità del libro.