Nelle colline di Bergamo e di Brescia i natali di Giovanni XXIII e di Paolo VI
Papa(1881 – 1963)

Meno di settanta chilometri separano Sotto il Monte da Concesio, i due Comuni lombardi che hanno dato i natali ai due futuri Papi; nel primo, in provincia di Bergamo, è nato Angelo Roncalli (1881 – 1963), papa Giovanni XXIII; nel secondo, non lontano da Brescia, vede la luce Giovanni Battista Montini (1897 – 1978). Così nei mesi scorsi, non appena diffusa la notizia che i due capoluoghi di provincia avrebbero condiviso il ruolo di Capitali italiane della Cultura 2023, i parroci delle due comunità hanno unito le forze per proporre un calendario di iniziative che sia cammino di fede nel segno dei due Pontefici, proclamati santi tra il 2014 e il 2018.
Nella casa dei genitori, Angelo Giuseppe Roncalli era il quarto dei tredici figli di Giovanni Battista e Marianna, impegnati nel duro lavoro della terra con contratto di mezzadria. Grazie all’aiuto di uno zio, il giovane Angelo potè studiare nel Seminario minore di Bergamo e poi, con una borsa di studio, completare gli studi nel collegio di Sant’Apollinare a Roma, dove fu ordinato sacerdote nel 1904. L’anno dopo, per un decennio, il vescovo di Bergamo lo volle suo segretario personale.
Poi la Prima Guerra Mondiale lo vide impegnato nella Sanità Militare, mentre nei mesi successivi la fine del conflitto guarda con interesse all’esperienza dell’impegno dei cattolici in politica e all’opera di don Sturzo. Consacrato vescovo nel 1925 iniziò la carriera diplomatica con la nomina di papa Pio XI a visitatore apostolico in Bulgaria. Nel 1934 prese il via la ben nota esperienza di delegato apostolico in Turchia e Grecia e di ammininistratore apostolico di Istanbul dove visse i primi anni della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1944 papa Pio XII lo nominò nunzio apostolico a Parigi.
Grande fu l’impegno per garantire la salvezza di migliaia di ebrei. Nel 1953 divenne cardinale, nominato patriarca di Venezia; cinque anni dopo, a quasi 77 anni, venne eletto Papa. Nel giorno di Natale del 1961 Giovanni XXIII firmò la Humanae Salutis, bolla di indizione del Concilio Vaticano II che si aprì nell’ottobre dell’anno successivo, pochi giorni prima della crisi di Cuba. Papa Giovanni XXIII lanciò un appello “a tutti gli uomini di buona volontà” per scongiurare la guerra atomica.
Morì il 3 giugno 1963; il 27 aprile 2014 venne proclamato santo da Papa Francesco.

San Paolo VI, Giovanni Battista Montini (1897 – 1978). (Foto Wikipedia – CNS photo).

A Concesio, dove la Val Trompia si affaccia sul fondovalle bresciano, Giovanni Battista Montini nacque il 26 settembre 1897 da una famiglia della borghesia locale; il padre Giorgio, avvocato e giornalista, sarebbe poi stato per tre legislature deputato del Partito Popolare di don Sturzo. Ordinato sacerdote il 29 maggio 1920, Montini frequentò l’Università Gregoriana di Roma. Dal 1923 fu per alcuni mesi alla nunziatura apostolica di Varsavia.
Rientrato in Italia conseguì tre lauree e, nel 1925, divenne assistente nazionale della FUCI. Dal 1937 ricoprì vari incarichi nella Segreteria di Stato vaticana a fianco di Papa Pacelli. Sul finire del 1954 fu nominato arcivescovo di Milano e, quattro anni dopo, Giovanni XXIII lo volle cardinale, veste nella quale compì numerosi viaggi all’estero, soprattutto in Africa e nelle Americhe.
Lo stretto legame con papa Roncalli ne fecero il più probabile candidato alla successione: infatti il Conclave lo elesse papa il 21 giugno 1963. Continuò, completandolo, il percorso di un Concilio che vide aspre contrapposizioni. Il 27 novembre 1970, a Manila, scampò ad un attentato, ferito al costato da una pugnalata. Il 16 aprile 1978 diffuse una lettera rivolta ai brigatisti per la liberazione di Aldo Moro. Morì il 6 agosto di quell’anno; Papa Francesco lo ha proclamato santo il 18 ottobre 2018. (p. biss.)