Dal presepe di Pallerone nasce il patto di amicizia tra Aulla e Greccio

La festa patronale di S. Tommaso Becket ha dato il via alle celebrazioni per gli 800 anni della Natività realizzata da S. Francesco nel borgo reatino

è iniziato a fine anno 2022 il percorso che condurrà ad un patto di amicizia fra il comune di Aulla e il comune laziale di Greccio, in provincia di Rieti, noto per ospitare il santuario in cui San Francesco stese la regola dei Frati minori e per essere il luogo dove quest’ultimo mise in scena il primo presepe nella notte di Natale del 1223. Merito della parrocchia di Pallerone, retta da don Francesco Sordi, che con la festa patronale di San Tommaso Becket del 29 dicembre ha acceso i motori dell’incontro tra la Lunigiana e la comunità reatina. Una relazione non casuale, quella tra Greccio e Pallerone: il borgo sulle rive dell’Aulella custodisce infatti uno dei presepi meccanici più antichi – forse il più antico – d’Italia, datato 1935, elemento che ha spinto don Francesco a promuovere l’incontro tra le due comunità. Le celebrazioni in onore del patrono, cominciate il 27 dicembre con una catechesi tenuta dal vescovo di Spezia-Sarzana-Brugnato, mons. Luigi Ernesto Palletti, sul significato del presepe e proseguite il 28 con una conferenza di mons. Antonio Costantino Pietrocola sull’opera e il martirio di san Tommaso Becket, hanno fatto da cornice all’incontro tra i rappresentanti dei due comuni. Al termine della messa solenne celebrata dal vescovo fra’ Mario Vaccari e concelebrata da un buon numero di preti della diocesi nella mattinata del 29 dicembre, i rappresentanti delle due comunità si sono scambiati i saluti ufficiali. Il sindaco di Aulla Roberto Valettini e il delegato ai gemellaggi del comune di Greccio, Alessio Valloni, hanno avviato le relazioni che in prima battuta sfoceranno in un patto di amicizia tra il comune lunigianese e quello reatino. “Il fatto che il delegato del sindaco di Greccio sia qui con noi – ha dichiarato il primo cittadino aullese – ha un grande valore simbolico e sentimentale per tutta la nostra comunità”. Il sindaco di Greccio, Emiliano Fabi, che già prima della festa aveva inviato a Pallerone un suo messaggio di saluto in cui ricordava la capacità delle due rappresentazioni della natività, “quella vivente, semplice e umile e l’altra, inanimata e meccanica, di trasmettere il valore della creatività e dell’ingegno umano, doni di Dio, come anche la passione e l’amore verso l’Onnipotente”, raggiunto telefonicamente, ha espresso la sua felicità per l’inizio dello scambio con la comunità aullese e sottolineato la soddisfazione del suo comune di potere intraprendere relazioni di amicizia in nome del presepe. Il 2023 appena aperto è di particolare importanza per Greccio e tutta la Valle Santa, che si apprestano a celebrare, con un programma finanziato dal Ministero della Cultura, gli 800 anni dalla realizzazione del primo presepe e dalla stesura della Regola dei Frati Minori, scritta da san Francesco a Fonte Colombo e approvata il 29 novembre 1223 da Papa Onorio III. È nel contesto di queste celebrazioni che nella prossima primavera una delegazione aullese si recherà nel comune della provincia di Rieti a restituire la visita dello scorso 29 dicembre. Palpabile la soddisfazione di don Francesco Sordi, che da tempo lavorava per realizzare questo incontro e che ha potuto mostrare ad Alessio Valloni il presepe nato nel 1935 dall’idea del giovane Silvio Marino Baldassini – che lo allestì con materiali di scarto: ruote di bicicletta, corde, un motore ricavato da un ventilatore, qualche ingranaggio – e che nei decenni è stato ampliato e dotato di una sede di esposizione permanente dove, curato e manutenuto da un comitato di volontari, rende lustro alla comunità palleronese. (d.t.)