Il Vescovo, Fra’ Mario e le autorità civili in visita ai detenuti del carcere di Massa

Insieme a tavola per un momento di gioia e di speranza

“L’altra cucina. Per un pranzo d’amore” è il titolo dell’iniziativa di solidarietà che si è svolta nella casa di reclusione di Massa lo scorso 20 dicembre, organizzata da “Prison Fellowship Italia” e dal movimento ecclesiale di “Rinnovamento nello Spirito”. L’iniziativa era stata annunciata da una conferenza stampa, ospitata lo scorso 16 dicembre presso la sala della Giunta nel Palazzo comunale di Massa, dove i promotori di questo appuntamento hanno presentato il progetto, che ha visto la partecipazione di 21 Istituti penitenziari in tutta Italia, coinvolgendo oltre 6.000 persone, tra detenuti, guardie penitenziarie e operatori delle case di reclusione. Per quanto riguarda la struttura penitenziaria di Massa il pranzo ha coinvolto oltre 200 partecipanti e ha voluto rappresentare un momento di vicinanza e di solidarietà in occasione del Natale: risulta importante infatti accompagnare i detenuti nel loro percorso di riabilitazione e di recupero della propria vita; “il peso” degli errori commessi, infatti, non deve pregiudicare la capacità di riprendere in mano la propria condizione di vita per darsi un’altra possibilità. Ha introdotto il pranzo il vescovo, mons. Vaccari, accolto con entusiasmo nella sala, che ha espresso la gioia di essere presente e di rappresentare la comunità cristiana: ha detto poi come sia importante la dimensione conviviale dello stare insieme, ma anche coltivare la dimensione spirituale, annunciando la sua presenza in carcere nella mattina di Natale per la celebrazione della S.Messa. Successivamente Bianca Marcocci, referente regionale di “Rinnovamento nello Spirito” ha spiegato lo svolgimento dell’iniziativa, che per la terza volta si è tenuta a Massa, ma che negli ultimi due anni era stata sospesa a motivo della pandemia. Infine è stato letto un estratto dal discorso che Papa Francesco ha tenuto durante l’udienza generale del mercoledì nel gennaio 2022, sul tema della tenerezza del padre: “è giusto che chi ha sbagliato paghi per il proprio errore, ma è altrettanto giusto che chi ha sbagliato possa redimersi dal proprio errore. Non possono esserci condanne senza finestre di speranza. Qualsiasi condanna ha sempre una finestra di speranza. Pensiamo ai nostri fratelli e alle nostre sorelle carcerati, e pensiamo alla tenerezza di Dio per loro e preghiamo per loro, perché trovino in quella finestra di speranza una via di uscita verso una vita migliore”. Il Sindaco di Massa, Francesco Persiani, ha dichiarato la sua soddisfazione per aver condiviso il pranzo assieme alla comunità carceraria per stare vicino a queste persone, mentre il Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, ha sottolineato l’importanza della rieducazione e della cultura contro l’indifferenza nei confronti di coloro che sono in carcere. Don Maurizio Iandolo, vicario per la pastorale, che ha accompagnato il vescovo per l’occasione, ha evidenziato, come la comunità cristiana debba “aprire gli occhi” e accorgersi della realtà carceraria e farsi vicina ai detenuti. Il pranzo è stato servito dai giovani volontari del “RnS”, ma preparato dallo chef stellato Nicola Mannella del ristorante “La Barca” di Forte dei Marmi, coadiuvato dalla sua brigata, che ben volentieri ha accettato questa proposta, per regalare un sorriso ai partecipanti. Il menù prevedeva: cocktail di gamberi, una crêpe ai frutti di mare con una bisque di crostacei, un filetto di orata con delle melanzane, capperi e una maionese di pomodoro, e infine un panettone con una salsa al cioccolato. Terminato il pranzo, l’attore comico Gianfranco Phino ha intrattenuto i presenti con alcune gag e momenti di umorismo suscitando le risate dei presenti, mentre i “Sonhora”, vincitori di Sanremo Giovani nel 2008 si sono poi esibiti dal palco con alcuni brani del loro repertorio. Soddisfazione è stata espressa anche dalla direttrice della Casa di Reclusione di Massa, Maria Cristina Bigi, che ha sottolineato come questo pranzo rappresenti un momento di gioia e di speranza, soprattutto per coloro che nel periodo natalizio non hanno potuto usufruire di permessi per ricongiungersi con le famiglie. (df)