
La celebrazione per l’inizio del ministero dell’équipe sacerdotale nelle parrocchie di Pontremoli
Una folla di fedeli degna delle grandi occasioni ha riempito il duomo di Pontremoli, domenica sera, per partecipare alla celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo diocesano fra’ Mario Vaccari, con la quale è iniziato il ministero dell’équipe sacerdotale – don Graziano Galeotti, don Pietro Pratolongo, don Giovanni Perini, don Jules Ganlaky – posta alla guida “in solidum” delle parrocchie cittadine. Hanno concelebrato alcuni sacerdoti diocesani ed hanno prestato servizio otto diaconi, di cui 7 permanenti. Ha guidato i canti la Corale S. Cecilia.
Prima del rito è stato spiegato il significato dei segni presenti nell’azione liturgica. L’acqua, memoria del sacramento del battesimo; l’incenso, per la venerazione dell’altare dell’eucarestia; la proclamazione del vangelo, trasmissione dell’unica tradizione apostolica; la rinnovazione delle promesse sacerdotali; la consegna della sede presidenziale, segno di Cristo che guida e ammaestra il suo gregge; la pluralità dei pastori, che esprime l’indole sinodale della famiglia di Dio. Fra’ Mario, poi, ha ricordato che “nella successione e nella continuità del ministero si esprime l’indole pastorale della Chiesa in cui Cristo vive e opera per mezzo di coloro ai quali il vescovo affida una porzione del suo gregge”.

La lettura del decreto di nomina ha esposto il dettaglio del provvedimento: quattro parroci nominati per 9 anni; moderatore don Graziano Galeotti; inizio dell’ufficio al momento della “presa di possesso da parte del moderatore e con la professione di fede da parte degli altri parroci”. La successiva preghiera per chiedere al Signore di guardare “con paterna benevolenza i nuovi parroci a cui affidi un’eletta porzione del tuo gregge” e far sì che “le comunità parrocchiali della città di Pontremoli crescano e si edifichino in tempio santo del tuo spirito e rendano viva testimonianza di carità perché il mondo creda in te e in colui che hai mandato”. Poi l’invito ai sacerdoti a venerare “il santo altare” e guidare “i discepoli di Cristo, maestro e Signore, nel cammino della verità e della vita” con l’aiuto della Madonna del Popolo e di San Geminiano.

Con la rinnovazione delle promesse sacerdotali, i parroci hanno rinvigorito la loro disponibilità a “esercitare con perseveranza l’ufficio come fedeli cooperatori dell’ordine dei vescovi nel servizio del popolo di Dio; adempiere con dignità e sapienza il ministero della Parola; celebrare i misteri di Cristo, specialmente nel sacrificio eucaristico e nel sacramento della riconciliazione; implorare la divina misericordia per il popolo a loro affidato; essere sempre più strettamente uniti a Cristo, sommo sacerdote. Infine, la promessa di rispetto e obbedienza al vescovo e ai suoi successori.
Dopo essersi insediato come moderatore e aver ricevuto il saluto, presentato da Enrico Mori a nome della città, don Graziano Galeotti ha espresso la sua “gratitudine al vescovo per la fiducia con cui ci affida questo ministero”.

Un grazie “ai confratelli con cui inizio questa avventura, che non esclude la collaborazione con le comunità e i parroci del circondario”. Poi il “ringraziamento a padre Dario Ravera per questi anni di servizio alle comunità del Duomo e di S. Nicolò” e il ricordo di don Silvano Lecchini, “conosciuto da giovane seminarista, poi confratello nel presbiterato”. Un saluto alle autorità, assicurando “disponibilità e collaborazione per il bene comune della città e dintorni”. Primo criterio, ha aggiunto, sarà quello di “passare dall’io al noi” perché “non possiamo più dividerci nei campanilismi… Importanti sono le tradizioni ma non da assolutizzare né rendere fonte di divisione”. Un’azione pastorale basata su “tre parole: ascolto, dialogo, discernimento”, con il moderatore che promette di coordinare senza annientare l’identità di nessuno, nella ricerca di una autentica comunione di intenti”. “Impegno prioritario nella nostra azione pastorale sarà la cura di bambini, ragazzi e giovani… in loro è il nostro futuro come Chiesa e soprattutto come comunità cristiana in Pontremoli”.
Infine, un commosso saluto agli amici di Montignoso e agli amici giunti da diverse parti della diocesi. Il grazie di don Marino Navalesi, vicario generale, è andato al vescovo, a padre Dario, ai sindaci e autorità civili e militari; poi l’invito alla preghiera, con la quale stare vicini ai sacerdoti per “rimproverarci quando rimaniamo legati alle piccole cose senza guardare oltre”. Infine, l’annuncio delle nomine dei nuovi canonici: don Graziano Galeotti, don Pietro Pratolongo, don Giovanni Barbieri e don Bernardo Marovelli: un riconoscimento per loro e per le comunità che servono fedelmente e con tanto impegno.
Antonio Ricci