La Collezione Gori alla Fattoria di Celle

Arte ambientale. Nel Pistoiese un’eccellenza toscana, una passeggiata fra arte e natura

Sarà la lunga pausa forzata causata dal Covid, che ci ha costretto a rinunciare a eventi culturali, manifestazioni e relegato l’arte e la musica al privato; sarà la voglia di recuperare in fretta il tempo perduto, fatto sta che la scorsa settimana, all’ingresso della Fattoria di Celle (Santomato-Pistoia) eravamo in diversi ad attendere l’apertura del grande cancello della villa di proprietà della famiglia Gori, accolti da Grande ferro Celle, una scultura del 1986 di Alberto Burri.
Questa collezione è un’eccellenza toscana, e non solo, dell’arte ambientale e merita una visita, se si riesce a prenotare perchè le richieste sono davvero tante. Una bellissima passeggiata fra arte e natura che, a seconda della scelta del visitatore, può essere breve (circa 3 ore) o più lunga (circa 6 ore), ma quando ci si trova all’interno del parco non si finirebbe più di camminare perchè le opere d’arte si rivelano improvvisamente, in un declivio, in mezzo all’acqua, fra le piante; sembrano venire incontro al visitatore, sconcertarlo e affascinarlo, comunque non lasciarlo indifferente.
Il 12 giugno 1982, Giuliano Gori e la moglie Pina aprivano ai visitatori la loro collezione d’arte sulla collina di Santomato di Pistoia, con circa dieci opere, mentre oggi sono più di ottanta quelle che si trovano all’interno dei 40 ettari di parco. Gli artisti, chiamati a realizzare la loro opera devono rispettare un’unica consegna: l’arte non deve prevaricare la natura e non è neppure possibile modificare il luogo dove verrà installata l’opera. In passato, per esempio, è accaduto che una grande quercia, abbattuta da un temporale, si riversasse su Formula Compound di Dennis Oppenheim, danneggiandola. L’artista non volle che venisse rimossa ma che la sua opera continuasse a vivere vegliando sul tronco abbattuto.
Non si può che essere grati all’imprenditore tessile pratese Giuliano Gori, novantadue anni il 16 agosto, per la bella intuizione di coniugare arte e natura e per aver messo generosamente a disposizione di tutti le opere di tanti artisti. Infatti, alla Fattoria di Celle l’arte è gratuita: non si paga per accedere alla collezione, non si paga il parcheggio e neppure la guida che accompagna i visitatori. Oltre a quelle che si trovano nel parco, della collezione fanno parte anche altre opere, collocate all’interno delle case della proprietà Gori, eseguite da famosi artisti quali, ad esempio, Luciano Fabro, Emilio Vedova, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Palladino.
Chi ama l’arte non può non rimanere affascinato davanti a quella sorta di ‘arpa birmana’ di Fausto Melotti, installazioni sullo specchio d’acqua che, muovendosi al vento, produconio delicati suoni; oppure sostando davanti all’opera di Roberto Barni, Servimuti, o entrando nel Labirinto di Robert Morris. Impossibile dar conto di questo parco delle meraviglie… artistiche; bisogna visitarlo per rendersi conto della grande intuizione di Giuliano Gori e per vivere una giornata immersi nell’arte e nella natura. Come dire: un bel risveglio dopo il lungo sonno imposto dal Covid.              
(Fabrizio Rosi)