In tanti a Filattiera per la Festa della Liberazione

25 aprile. Manifestazione provinciale in piazza Castello con l’intervento del ministro Andrea Orlando

Il ministro Andrea Orlando davanti al monumenti ai Caduti. Si riconoscono la sindaca Annalisa Folloni, il prefetto Claudio Ventrice e il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti (foto Walter Massari)

Non è bastata una giornata di pioggia a fermare la grande partecipazione di autorità civili, religiose e militari, ma anche di comuni cittadini, per la celebrazione provinciale del 77° anniversario della Liberazione che quest’anno si è svolta nel comune di Filattiera e che ha visto nel ministro del lavoro Andrea Orlando, l’oratore ufficiale della manifestazione.

La cerimonia in piazza Castello a Filattiera (foto Walter Massari)

Una cerimonia del 25 Aprile particolarmente partecipata, quella celebrata lunedì mattinata, con lo sguardo inevitabilmente rivolto all’Ucraina e alle tensioni internazionali che mettono ancora più in luce l’importanza del ricordo di questa giornata che ha segnato una tappa fondamentale nel percorso verso la nascita della Repubblica Italiana, con il suo anelito di democrazia, libertà e pace.
“E’ la prima volta che la cerimonia provinciale della Liberazione si svolge a Filattiera – ha detto con orgoglio la sindaca Annalisa Folloni – e oggi siamo felici di ospitare questa rassegna così importante in un momento storico così delicato. Oggi da questa piazza di Filattiera vogliamo far partire il nostro messaggio di pace, sull’insegnamento di quel 25 Aprile, in cui i nostri padri sognavano un mondo senza più guerre, cerchiamo di togliere la parola alle armi e ridarla alla diplomazia e alle trattative”.

L’omaggio alla targa che ricorda il partigiano filattierese Glicerio Pagani (foto Walter Massari)

Il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti,ha ricordato il ritorno alla celebrazione del 25 Aprile dopo due anni di assenza legati alla pandemia e si è domandato “quale è il significato di rinnovare questa manifestazione. è quello di ricordare il 25 Aprile come tappa fondante dell’Italia. Un percorso fatto di pace, democrazia e libertà che ha permesso lo sviluppo del nostro Paese. Ed è giusto ricordare che questi valori restano fondanti ancora oggi”.
Concetto condiviso del prefetto di Massa Carrara, Claudio Ventrice. che ha ricordato l’importanza di continuare l’impegno a sostegno e tutela delle persone in difficoltà- Appassionato l’intervento del presidente provinciale Anpi, Nando Sanguinetti, che ha messo l’accento sulle accuse recentemente mosse all’Anpi di non aver preso le distanze dalla Russia di Putin “sappiamo bene chi è l’aggressore e chi è l’aggredito, e tutta la nostra soldarietà va al popolo ucraino. Solo che crediamo che l’idea di inviare le armi allontani il termine delle ostilità, portando solo nuove vittime”.

La banda musicale di Filattiera apre la cerimonia del 25 aprile 2022

Mentre il presidente dell’istituto storico della Resistenza Apuana, Paolo Bissoli, ha ricordato il grande apporto della comunità di Filattiera alla Resistenza “un contributo poco conosciuto e che merita di essere scoperto e studiato prima di essere smarrito per sempre. Penso ad esempio a Mario Ferrari che nel ‘43 combattè con la resistenza greca e poi nel sud d’Italia. O ancora a Glicerio Pagani, cui abbiamo poco fa reso omaggio, o alla figura di Umberto Capiferri, medico che si mise a disposizione della resistenza curando i partigiani feriti, spesso muovendosi di notte per evitare i controlli, e che poi fu il primo sindaco di Filattiera del dopoguerra”.
A chiudere la sequenza degli interventi il ministro Orlando che ha toccato un po’ tutti i temi tratteggiati da chi lo aveva preceduto nell’esposizione. E lo ha fatto partendo dalla difesa dell’Anpi che ha definito come “un patrimonio del Paese. Un’associazione che è erede del messaggio di democrazia e libertà nato con la Resistenza e che ha oggi il dovere e il compito di tramandarlo”.
E in merito alle polemiche sulla posizione dell’’Anpi Orlando ha ricordato come “Con una decisione molto sofferta ho votato in parlamento a favore dell’invio delle armi in Ucraina. Ma rispetto l’idea dell’Anpi e trovo grave che si cerchi di strumentalizzare posizioni legittime con assurde accuse di essere filo russi o al soldo di Putin. La libertà di opinioni e il dibattito democratico sono proprio quello che ci differenzia dai regimi autocratici”. E restando alla questione ucraina Orlando evidenzia come “abbiamo imparato già con Afghanistan, Libia, ecc. che la democrazia non si esporta con le bombe. Dobbiamo chiederci come mai, oggi, si sia arrestato il fenomeno dell’allargamento delle democrazie nel mondo. La risposta è che, accanto alla democrazia, c’è bisogno di maggiori politiche sociali, di un reddito che garantisca la qualità della vita”.
La manifestazione aveva avuto inizio con la deposizione delle corone d’alloro al monumento ai Caduti di tutte le guerre e alla targa che ricorda il sacrificio del partigiano Glicerio Pagani, medaglia d’argento al valor militare, ucciso in Val di Vara alla fine del 1944. Nel pomeriggio, a Ponticello, deposizione di una corona d’alloro alla lapide sulla chiesa del paese che ricorda i cinque civili rastrellati dai tedeschi nella zona di Dobbiana e che qui furono fucilati il 3 luglio 1944. 

Riccardo Sordi