
Cento anni fa, l’11 gennaio 1922, in Canada la prima somministrazione su un essere umano

L’11 gennaio 1922, in una stanza del Toronto General Hospital, un giovane medico canadese iniettava la prima dose di insulina in un ragazzo diabetico. Iniziava così, cento anni fa, la sperimentazione sull’uomo di questo ormone destinato a rivoluzionare la medicina nella cura del diabete. Quel medico era Frederick Grant Banting (1891 – 1941) che al termine della Prima Guerra Mondiale (nella quale aveva riportato gravi ferite nelle trincee del Nord Europa) era tornato in patria concentrandosi sullo sviluppo delle ricerche e degli esperimenti svolti pochi anni prima dal discusso scienziato rumeno Nicolae Contantin Paulescu (1869 – 1931). Questi, già nel 1916 aveva iniettato in un cane il liquido pancreatico che lui stesso, alla ricerca di una cura di una malattia grave e che non conosceva rimedi, era riuscito in precedenza ad estrarre. Lo scoppio della Grande Guerra aveva interrotto il lavoro, poi ripreso e sviluppato con successo dal medico canadese nel 1921.
Banting, con la collaborazione di colleghi, Clark Noble e Charles Herbert Best, proseguì a lungo la sperimentazione utilizzando decine e decine di cani. La svolta avvenne nel gennaio 1922 quando, dopo essere riuscito ad estrarre l’ormone dal pancreas fetale dei vitelli così da garantirsi grandi quantità di un liquido più puro, decise di iniziare i test sugli esseri umani.
La scelta era caduta sul quattordicenne Leonard Thompson, gravemente malato che passava periodi sempre più lunghi in coma; la prima iniezione praticata l’11 gennaio non ebbe i risultati sperati mentre la seconda, del 23 gennaio, fu un successo totale. L’insulina, infatti, abbassò in breve tempo il tasso glicemico a livelli fisiologici. La cura del diabete era iniziata! Il giovane riuscì a condurre una vita migliore per altri tredici anni, morendo poi a causa di una polmonite.
Per la sua ricerca, nel 1923, a Frederick Grant Banting venne assegnato il premio Nobel per la Medicina. Del tutto ignorato fu invece il contributo del medico rumeno autore della scoperta; oggi viene ritenuto determinante il contributo di Paulescu per la scoperta dell’ormone noto come insulina e per il quale nell’aprile 1922 aveva ottenuto il brevetto sotto il nome di Pancreina. Del resto gli stessi medici canadesi nelle pubblicazioni scientifiche dove illustravano le loro ricerche avevano rimandato espressamente al metodo teorizzato qualche anno prima da Paulescu che divenne noto anche per le sue posizioni nazionaliste e antisemite. Tutti i suoi tentativi di ottenere un riconoscimento ufficiale a livello internazionale per la sua scoperta furono inutili.
(p. biss.)