I cento anni della chiesa  al Passo della Cisa

Voluta da Eugenia e Flavio Fasce e progettata dal noto architetto Lamberto Cusani, fu inaugurata il 16 agosto 1921

La cerimonia di inaugurazione della chiesa della Cisa

L’anno che si sta per concludere è stato quello del centesimo anniversario dell’inaugurazione della chiesa al Passo della Cisa, voluta dai coniugi Eugenia e Flavio Fasce, progettata dall’arch. Lamberto Cusani (Parma, 1877 – 1966) ed inaugurata il 16 agosto 1921. In realtà la prima messa era stata celebrata nel settembre dell’anno precedente, quando i lavori erano ormai già quasi ultimati e vista la presenza del card. Luigi Sincero che in quei giorni era ospite dei Fasce nella casa che la ricca e potente famiglia genovese aveva acquistato alla Cisa. La casa era stata costruita, su quello che restava dell’edificio dell’antica dogana sul Passo, nel 1912 dalla famiglia Borghi-Bondi e dalla quale l’avevano poi acquistata i Fasce cinque o sei anni dopo: qui Cusani aveva conosciuto Flavio Fasce, ricco armatore genovese che aveva da poco acquistato la tenuta emiliana di Castelguelfo e dal quale ricevette l’incarico di dirigere alcuni lavori di ristrutturazione.

Quando, all’inizio del 1919, Eugenia Fasce scampò ad un incidente automobilistico, decise di far costruire una chiesa intitolata alla Madonna della Guardia proprio alla Cisa, sulle prime balze della collina a poca distanza dalla casa dove era solita trascorrere lunghi periodi nella bella stagione. Il terreno prescelto rientrava nelle proprietà di Giuseppe Molinari, notaio di Berceto, che lo cedette ai Fasce in cambio di un piccolo appezzamento nei pressi della trattoria dei Molinari proprio sul Passo.
Lamberto Cusani, di famiglia aristocratica e figlio dei marchesi Luigi e Palmira Sassi, era tra gli architetti più affermati dell’epoca, a Parma e non solo. In Appennino aveva seguito importanti restauri nella Pieve di Berceto (1916) e sarebbe stato anche autore del progetto della nuova chiesa parrocchiale di Bratto (1920). La costruzione della cappella della Cisa fu rapida: Cusani consegnò il progetto esecutivo nell’agosto 1919, un edificio a navata unica con campanile annesso. Come detto un anno dopo i lavori erano quasi conclusi nonostante la sospensione invernale e nell’agosto 1921 la cerimonia di inaugurazione ufficiale richiamò centinaia di persone, come mostrano ancora oggi le foto dell’epoca. 
La frequentazione della chiesetta da parte di un numero sempre crescente di persone spinse ben presto a progettarne un ampliamento. Nel 1926 si procedette così ad abbattere il campanile in modo che tutto attorno all’edificio si potesse costruire il deambulatorio da collegare alla navata tramite la creazione di quattro aperture in corrispondenza di altrettanti bifore che, smontate dai muri perimetrali, sono ancora visibili nei pressi della chiesa. L’edificio assunse dunque l’aspetto a noi oggi ben noto e l’anno seguente venne ricostruito anche il campanile, sul retro della chiesa e indipendente da essa.     (p.biss.)