Se dall’11 al 18 ottobre il cielo sereno o poco nuvoloso l’aveva fatta da padrone, la settimana seguente si è mostrata con uno stato del cielo e del tempo più variabili, pur con precipitazioni limitate al solo giorno 21. Il clima umido, brumoso del 19 e del 20, quest’ultimo con segnali di pioviggine ormai incipiente in serata, ha ceduto lo scettro alle condizioni piovose di giovedì 21, giornata tutta oscura e interessata da precipitazioni copiose e durature nella parte centro-occidentale del bacino del fiume Magra, da nord a sud. La Lunigiana orientale, invece, ne è rimasta ai margini con apporti più modesti e lunghi intervalli senza pioggia, come dimostrano le misure eseguite ai tre ‘storici’ pluviometri di riferimento: 50,8 mm a Pontremoli-Verdeno, 66,2 a Villafranca-Ghiaione e 9,4 a Gragnola. Le correnti meridionali hanno innalzato nettamente le temperature minime rispetto a quelle dei giorni precedenti.
Una residua nuvolosità ha interessato pure le ore notturne di venerdì 22, poi, allo spuntar del dì, qualche parziale schiarita è stata sufficiente, nell’atmosfera calma ed estremamente umida, a far sì che si formassero banchi di nebbia in tutto il fondovalle, conca di Pontremoli compresa.
Il tempo più bello e soleggiato lo ha offerto sabato 23 (fatte salve le prime ore del mattino nebbiose a valle di Pontremoli), unico in prevalenza sereno della settimana in esame; nel corso della giornata vento da Nord è andato imponendosi senza particolare calo termico. La tramontana di domenica 24 e di lunedì 25, invece, ha inciso sulla diminuzione della temperatura, dove più avvertita nei valori massimi (siti più ventosi in cui, anche di giorno, l’aria non riesce a stemperarsi più di tanto) e dove maggiormente nei valori minimi (siti più soggetti a calma notturna con conseguente deposito dell’aria fredda affluita).
Benché il vento sia giunto a soffiare con un qualche impeto tra domenica pomeriggio e lunedì mattina, non ha raggiunto intensità degne di nota: le raffiche si sono tenute sui 45/50 km/h e i percorsi orari sui 20 km, ai limiti minimi per poter qualificare forte il vento.
Ottobre è il mese in cui le burrasche di tramontana riprendono a presentarsi con frequenza via via crescente, ma negli ultimi anni si è registrata una fase abbastanza tranquilla sotto questo aspetto del regime eolico locale. Condizioni particolarmente agitate a fine ottobre con freddo precoce recato dalle correnti boreali si ebbero, ad esempio, nel 1983, 1985 e 1997. Nel 1985, l’episodio durò oltre dieci giorni e il 24 la tramontana raggiunse la massima violenza. Nel 1997, i giorni 28, 29 e 30 furono battuti da un vento potentissimo: l’anemometro in uso non registrava ancora la velocità massima istantanea, ma il percorso orario registrato tra le 8 e le 9 del 29, pari a ben 45 km, mai più superato da alcun vento di ogni provenienza da allora, fa presumere raffiche fino a 100 km/h e forse oltre, perché da quando è in funzione l’anemometro elettronico (da fine 2003), con percorsi orari di 35-40 km/h si sono toccate raffiche fino a 90-95 km/h.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni