Un intervento  urgente per la  frana sulla strada per Succisa

Precarie condizioni nel tratto Casa Rotelli – Pollina a causa dello scivolamento dei materiali estratti dalle gallerie

Un tratto della strada di Succisa
Un tratto della strada di Succisa

Una situazione di estremo disagio e di pericolo: è quella che vivono gli abitanti delle “ville” di Succisa e quanti raggiungono la località della valle del Magriola per i problemi legati alla viabilità, in particolare per la strada che collega la frazione con la Statale della Cisa. Un tratto comunale che da Casa Rotelli arriva a Pollina e che ad decenni deve fare i conti con i danni ricorrenti provocati dal grande e a prima vista inarrestabile movimento franoso causato dai materiali di scavo delle gallerie realizzate tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta per il tracciato della vicina autostrada. È passato più di mezzo secolo da quando per lo smaltimento dell’enorme quantità di detriti argillosi estratti era stata scelta la valle tra Montelungo e Succisa, forse senza una adeguata regimazione delle acque superficiali o una idonea preparazione dei terreni. Sta di fatto che quella lunga e pesante lingua di terre di scavo anno dopo anno scende a valle, intercettando un lungo tratto della strada comunale. Nelle scorse settimane gli abitanti di Succisa (circa 150 in inverno, almeno il triplo in estate) hanno giudicato insostenibile una situazione che mette a rischio l’incolumità delle persone ad ogni transito e che si aggiunge ai disagi subiti ad inizio anno con la chiusura della strada – per fortuna di breve durata – che sale da Pontremoli attraverso i Poderi e che si evidenzia anche nelle cattive condizioni della viabilità di collegamento con Grondola. “Siamo davvero arrabbiati – dice un abitante della frazione – perché un po’ tutte le strade che collegano il nostro paese al resto del territorio hanno bisogno di manutenzione e non solo ordinaria perché alcune sono proprio intransitabili”. E le foto pubblicate su facebook lo testimoniano: la frana avanza e occupa parte della carreggiata e come se non bastasse subito prima e subito dopo un grave cedimento della sede stradale minaccia di far crollare tutto nella scarpata sottostante. Crepe lunghe alcuni metri e profonde decine di centimetri evidenziano il rischio e diventano una trappola per persone e mezzi quando ci sono condizioni di scarsa visibilità, così qualcuno si è rimboccato le maniche e ha collocato segnali di pericolo almeno nei punti più dissestati.

L'assessore ai lavori pubblici di Pontremoli, Gianmarco Corchia
L’assessore ai lavori pubblici di Pontremoli, Gianmarco Corchia

E in Comune qualche cosa si è mosso. “Abbiamo predisposto un intervento urgente che cominceremo già in questo fine settimana con operai e mezzi del Comune – ci ha spiegato infatti l’assessore ai lavori pubblici Gianmarco Corchia – e che consiste nella realizzazione di una scogliera lunga una cinquantina di metri a valle della strada per sostenere la carreggiata il cui livello sarà ripristinato con la posa di stabilizzato per un’altezza di circa ottanta centimetri. Inoltre interverremo per togliere il materiale franato sulla strada e che ingombra parte della carreggiata e per ripristinare la cunetta per lo smaltimento delle acque che continuano a filtrare dalla frana”. Un intervento utile a tamponare ancora una volta la situazione d’emergenza, ma risolvere il problema una volta per tutte è molto più complicato: “Io stesso – continua Corchia – ho effettuato di recente un sopralluogo con un geologo nella parte alta della frana, verificando la presenza di numerose sorgenti che provocano un grande accumulo d’acqua che appesantisce giorno dopo giorno la frana stessa che, inevitabilmente, scende a valle”. Dunque? “Già alcuni anni fa abbiamo partecipato ad un bando regionale per la progettazione di un intervento che possa ripristinare l’equilibrio del versante ed eliminare il pericolo, ma siamo ancora in attesa del finanziamento senza il quale non possiamo procedere vista la complessità della situazione. Appena la situazione si sbloccherà potremo affrontare il problema in modo definitivo”.

Paolo Bissoli