Pontremoli ha festeggiato con solennità il 25 aprile

Nel rispetto delle norme anti Covid la comunità si è ritrovata per ricordare il giorno della Liberazione

Un momento della celebrazione del 25 Aprile nella piazzetta della Pace (foto Walter Massari).
Un momento della celebrazione del 25 Aprile nella piazzetta della Pace (foto Walter Massari).

è stata solenne la cerimonia in occasione della Festa della Liberazione che si è svolta a Pontremoli nel pomeriggio di domenica scorsa, 25 aprile. Solenne comunque, nonostante la pandemia e l’emergenza sanitaria in corso: molto opportunamente non c’è stato il corteo che unisce i momenti previsti dal protocollo in piazza Italia e in piazza della Repubblica, ma a parte questo il programma della cerimonia si è svolto come da tradizione. Così, dopo la pausa forzata dello scorso anno quando in pieno confinamento il tutto era stato limitato alla deposizione di un mazzo di fiori al monumento dei partigiani caduti, le delegazioni delle associazioni hanno risposto all’invito dell’Amministrazione Comunale che ha promosso la cerimonia con la collaborazione dell’Anpi di Pontremoli e dell’Istituto Storico della Resistenza Apuana. Alpini, Bersaglieri, Carabinieri, Marinai e Guardia di Finanza, oltre all’Anpi di Pontremoli e di Zeri, con gli stendardi hanno affiancato il gonfalone del Comune accompagnato dalla sindaca Lucia Baracchini, dal comandante della Compagnia Carabinieri, magg. Roberto Ghiozzi, e dalla comandante della Stazione Carabinieri di Pontremoli, m.llo Gabriella Illuzzi.

Un momento della celebrazione del 25 Aprile in piazza Italia (foto Walter Massari).
Un momento della celebrazione del 25 Aprile in piazza Italia (foto Walter Massari).

In piazza Unità d’Italia l’omaggio ai tre monumenti che ricordano i Caduti della Grande Guerra, il vescovo mons. Giovanni Sismondo e i Partigiani, accompagnato dal Silenzio davvero molto bene eseguito da Mirco De Mattei. E proprio la Musica Cittadina è stata protagonista della cerimonia che dalle 17 si è tenuta in piazza della Repubblica: una presenza che ha suscitato emozione tra il pubblico presente, folto pur nel rispetto del distanziamento e che ha potuto, per la prima volta quest’anno, ascoltare le note del sodalizio pontremolese. Guidati dal presidente Elio Poli e diretti dal maestro Riccardo Madoni, una trentina di bandisti hanno occupato il centro della piazza accompagnando i tanti momenti che hanno sottolineato la Festa della Liberazione dall’occupazione nazifascista che a Pontremoli si era protratta fino al 27 aprile 1945.

Un momento della celebrazione del 25 Aprile con l'intervento di "Lalla" Tassi in piazza della Repubblica (foto Walter Massari).
Un momento della celebrazione del 25 Aprile con l’intervento di Graziella “Lalla” Tassi in piazza della Repubblica (foto Walter Massari).

Dopo i saluti della sindaca, tra gli interventi che si sono succeduti è da sottolineare quello di Graziella “Lalla” Tassi, che ha ricordato i difficili giorni che hanno preceduto la Liberazione e dei quali è stata testimone, offrendo anche un prezioso contributo alla memoria collettiva raccontando come per un certo periodo l’Istituto Cabrini fosse stato trasformato dai tedeschi in campo di prigionia. Venti mesi terribili quelli dell’occupazione, con grandi sofferenze patiti a cominciare dalla popolazione civile sottoposta al razionamento, al regime, condizionata dalla presenza dei tedeschi e dei fascisti della XMas, dai continui bombardamenti alleati. La Resistenza nell’Appennino pontremolese era iniziata molto presto: già nell’autunno 1943 i primi gruppi di giovani si erano dati alla macchia; nell’inverno divenne costante la presenza del “Picelli” poi, a seguire, quelle delle altre formazioni, dal “Battaglione Internazionale” alle brigate “Beretta”. Furono ben più di cento in totale i morti tra i partigiani caduti in combattimento o fucilati e tra i civili vittime della repressione, della violenza o delle incursioni aeree. La lettura di un brano del discorso pronunciato nella stessa piazza da Manfredo Giuliani nel maggio 1945 proprio riferito alle vittime della guerra ha concluso la cerimonia. (Paolo Bissoli)

L’esibizione è stata occasione anche per la ripresa delle prove
La Musica Cittadina è tornata!

Un momento del concerto della Musica Cittadina di Pontremoli durante la celebrazione del 25 Aprile (foto Walter Massari)
Un momento del concerto della Musica Cittadina di Pontremoli durante la celebrazione del 25 Aprile (foto Walter Massari)
Un momento del concerto della Musica Cittadina di Pontremoli durante la celebrazione del 25 Aprile (foto Walter Massari)
Un momento del concerto della Musica Cittadina di Pontremoli durante la celebrazione del 25 Aprile (foto Walter Massari)

La partecipazione alla festa del 25 aprile è stata l’occasione per la Musica Cittadina per tornare ad esibirsi in pubblico: la prima volta nel 2021, la terza da quando è scoppiata la pandemia se si contano le due presenze dello scorso anno tra luglio e settembre. “Ci siamo ritrovati alla vigilia della Festa della Liberazione per una prova all’esterno della sede – spiega il presidente Elio Poli – e abbiamo deciso di riprendere regolarmente le prove, per ora sempre all’esterno, poi vedremo”. Tutto da definire il programma degli eventuali concerti, Non ci sarà quello della Festa della Repubblica: per il 2 giugno la Banda potrebbe comunque offrire alla Città un matinée. Impossibile prevedere oggi se si potrà tenere il concerto del 2 luglio nella festa della Madonna del Popolo: lo stato di emergenza è stato prorogato almeno fino a tutto il mese di luglio e molto dipenderà dall’evolvere della situazione sanitaria. Comunque la presenza della Musica Cittadina in piazza domenica scorsa è stato un segnale di speranza per tutti. (p.biss.)

Anche Zeri ha ricordato la Liberazione!

La cerimonia del 25 Aprile a Zeri
La cerimonia del 25 Aprile a Zeri

La festa della Liberazione è stata celebrata anche quest’anno a Zeri, promossa dalla locale sezione dell’Anpi con il Comune di Zeri e la partecipazione di numerose associazioni locali. La mattina del 25 aprile le delegazioni si sono ritrovate a Patigno e il sindaco, Cristian Petacchi, accompagnato dal Comandante della Stazione dei Carabinieri, m.llo Giuseppe Cossu, ha reso omaggio alle lapidi che ricordano i tanti partigiani, militari e civili caduti nei mesi della Resistenza.