Duro scambio di battute tra Asl e il “Comitato della Salute” sulla morte di un paziente al Don Gnocchi. Intanto a Sassalbo segnalato un preoccupante focolaio di contagiati da Covid

La struttura della Don Gnocchi a Fivizzano
La struttura della Don Gnocchi a Fivizzano

Fivizzano ha vissuto, concentrati in pochi giorni, molti fatti relativi alla situazione Covid e alla sanità che hanno arricchito, talvolta diviso, negli apprezzamenti e nelle critiche, i commenti della popolazione. Certamente ha suscitato pensieri negativi e sconcerto il decesso di una persona ricoverata presso la struttura Don Gnocchi, che ospita 27 Covid positivi. Avrebbe avuto bisogno, con urgenza, del rianimatore anestesista, il quale, però, essendo impegnato in sala operatoria, non è potuto intervenire e, nel giro di un’ora, il paziente è venuto a mancare. Duro l’atto di accusa del Comitato “Difesa del diritto alla salute”, che ha diffuso una nota a firma di Gabriele Mazzoni, nella quale ribadiva la necessità, più volte espressa, di un ulteriore anestesista rianimatore, quando è attiva la sala operatoria. La replica dell’ASL non si è fatta attendere, per esprimere la volontà di “vedere chiaro” nella vicenda e per verificare, attraverso una indagine interna, se siano state messe in atto tutte le procedure previste per queste situazioni. Nel documento è stata puntualmente richiamata tutta la modalità della gestione dell’emergenza a Fivizzano, che comprende, se necessario, anche il ricorso al 118, “non opportunamente divulgato”, secondo Mazzoni, che non esclude “di rivolgersi alla Procura, in mancanza di risposte esaustive”, che, però, l’ASL assicura essere il suo unico e inderogabile obiettivo.

Una panoramica di Sassalbo
Una panoramica di Sassalbo

Si è trovata, sua malgrado, al centro delle attenzioni della cronaca anche la frazione di Sassalbo, dove la positività al Covid ha raggiunto numerose famiglie, tanto da far parlare di un vero e proprio focolaio. Gli abitanti del paese non ci sono stati a passare per untori o negligenti nell’applicazione delle regole, come hanno letto sui social, e rivendicano, con Mario Giannarelli, giovane chef e proprietario di un albergo -ristorante al Passo del Cerreto, la generosità, la laboriosità, la correttezza di una popolazione abituata ad affrontare e superare, da sempre, ogni tipo di avversità. Certo è che qualcosa di anomalo deve essere successo, ma sia il sindaco Gianluigi Giannetti che l’ASL stanno operando al massimo per tenere la situazione sotto controllo con interventi appropriati, come sta avvenendo anche per altri paesi (Fivizzano, Ceserano, San Terenzo, Monzone) che hanno richiesto la chiusura di alcune classi scolastiche.

Andreino Fabiani