La Madonna di Laus. Le più lunghe apparizioni mariane della storia

In Provenza, nelle Alpi marittime, c’è un piccolo comune, Saint-Étienne-le-Laus, dove abitano appena 300 persone e dove nacque Benedetta Rencurel (1647-1718), scelta dalla Madonna per una missione delicatissima: pregare e patire per la salvezza dei peccatori. Per la prima volta in Italia, padre Serafino Tognetti della Comunità dei Figli di Dio, parla, nel libro “La Madonna di Laus. Le più lunghe apparizioni mariane della storia” (Sugarco Edizioni, pp. 220, 18 euro), con la fondatezza di documenti e con un’impronta profondamente mariana, di ciò che avvenne tre secoli fa a questa pastorella povera ed analfabeta, che il 3 aprile 2009 Benedetto XVI ha dichiarato Venerabile.
Visse nella Francia assalita dalle persecuzioni protestanti e allo stesso tempo invasa da fertile santità: san Giovanni Battista de La Salle, san Luigi Maria Grignion de Montfort; san Vincenzo de’ Paoli; santa Luisa di Marillac; san Giovanni Eudes. Scrive padre Tognetti: “Per comprendere il periodo storico in cui visse Benedetta non possiamo non parlare delle lotte religiose tra cattolici e protestanti che devastarono la terra di Francia nei decenni che precedettero la nascita di Benedetta Rencurel. Esse scoppiarono dopo l’avvento di Martin Lutero e furono la causa di un clima di odio, sospetti, violenze e morti che turbarono profondamente la società francese di quel tempo. I protestanti (detti in Francia ugonotti, traslitterazione di un termine tedesco che significa confederato) infiammarono la società scatenando una vera e propria guerra civile, causando qua e là altrettanto feroci reazioni da parte di gruppi di cattolici, con morti, devastazioni, distruzioni”.
Nella vallata di Avance, la gente resistette grazie a coraggiosi vescovi che promossero missioni popolari con la collaborazione di Cappuccini, Gesuiti, Domenicani e confraternite di pietà e di carità, che sorsero nelle diocesi di Gap e di Embrun. Fra gli errori che i protestanti disseminavano c’era anche la negazione della Verginità della Madre di Dio. Non solo il Concilio di Trento aveva ribadito tali verità di fede, ma fu la Madonna in “prima persona, con una serie continua di apparizioni, che da dopo il protestantesimo si verificarono in tutto il mondo cattolico in maniera impressionante”.
A Guadalupe, in Messico, Maria Santissima apparve nel 1531, prima del Concilio di Trento (1545-1563), e subito dopo, in ordine di tempo, si manifestò a Laus. “Il popolo queste cose le capisce, e quando gli ugonotti rigettarono la Vergine Maria, il popolo sano rigettò loro. La Madonna è sempre sentita, dal buon popolo cattolico, come la madre, colei che prega per loro, che fa unità, che ascolta e accoglie ogni richiesta di grazia”.
I Domenicani, nella zona sudorientale della Francia, erano stati grandi propagatori del culto mariano, ancor prima delle apparizioni di Laus. La recita del Rosario era fra le prime pratiche che insegnavano, in particolare contro le eresie.
Anche Benedetta, che divenne terziaria domenicana, imparò a pregare con il Rosario e lei stessa insegnerà e reciterà la corona alla moltitudine di pellegrini, che saliranno al santuario di Laus. Era un giorno, non precisato, del maggio 1664, quando la diciasettenne, mentre pascolava le pecore ai piedi di una montagna che separa la vallata dell’Avance da quella di Saint-Maurice, a sud-est del villaggio di Saint-Étienne, incontrò, mentre cercava un po’ d’acqua, uno strano personaggio dalla veste rossa, presumibilmente un monaco benedettino dell’abbazia di Boscodon, il quale le fece trovare un pozzo.
Il giorno successivo la giovane andò a pascolare su un terreno che ancora oggi viene chiamato Vallone dei Forni, perché là si fabbricava la calce, a circa due chilometri da Saint-Étienne e a meno di un chilometro da Laus. Proprio qui, si accostò a lei una “bellissima fanciulla” con uno splendido bambino al fianco. Tutta l’aria circostante acquisì un profumo soave e intenso.
Da allora, per ben 54 anni, dal 1664 al 1718, la Madonna apparirà a Benedetta per educarla, plasmarla, insegnarle l’importanza della preghiera e dei sacramenti, le litanie lauretane, tutte le virtù. Notre-Dame du Laus, che in lingua occitana significa Nostra Signora del Lago, curò Benedetta come una figlia per decenni e con una familiarità commovente. Così, questa innocente creatura divenne strumento di salvezza per moltissime anime. Su indicazione della Madonna venne costruito un santuario in onore di Gesù al posto di una cappella dedicata a Notre Dame de Bon Rencontre. Le apparizioni di Laus sono state riconosciute dal vescovo di Gap, Jean-Michel di Falco, il 4 maggio 2008.

don Fabio Arduino