Verso la conclusione lavori per 220.000 euro che hanno rimesso a nuovo la struttura chiusa dal 2018
Una biblioteca tutta nuova per Villafranca: è quella che dovrebbe essere pronta entro la primavera se gli ultimi lavori ancora in corso non subiranno ritardi. “Un paio di mesi e dovremmo riuscire a riaprirla non appena conclusi i lavori all’esterno e riallestiti gli interni” spiega Alice Vietina, assessore alla Cultura del Comune, che continua “finire la ristrutturazione della biblioteca e riuscire a restituire questo servizio alla comunità è stato uno dei motivi per i quali ho accettato di ricandidarmi: averla dovuta chiudere nel 2018 è stato un grande dispiacere e riattivarla sarà grande soddisfazione anche perché in questi mesi abbiamo raccolto nuovi testi. Si tratta di libri scientifici donati dai docenti della facoltà di ingegneria di Parma e altri di letteratura regalati dai nostri concittadini”.
Un edificio relativamente recente quello adiacente la chiesa parrocchiale di San Giovanni in pieno centro storico, ma che da tempo aveva evidenziato seri problemi non risolvibili se non con un progetto costoso, 220mila euro finanziati all’80% dalla Regione Toscana, per una sistemazione complessiva e per renderlo più efficiente dal punto di vista energetico: realizzazione di un “cappotto” esterno per un maggior isolamento termico, impermeabilizzazione del tetto e installazione sullo stesso di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, nuovo impianto di riscaldamento, nuovi infissi, nuovi servizi igienici (compreso uno per le persone diversamente abili) e abbattimento delle barriere architettoniche con la realizzazione di una piattaforma elevatrice. Inoltre con il ribasso d’asta concretizzatosi in fase di assegnazione dell’appalto alla ditta di Pallerone che si era aggiudicata la gara lo scorso anno è stata finanziata la sistemazione dell’area a piano terra che si affaccia sulla piazza e che serve anche da accesso alle Poste. In una parte della stessa è stata ricavata una stanza che potrà essere destinata ad uso pubblico.
In una Lunigiana che, a parte lodevoli eccezioni come nel caso di Fivizzano, vede le biblioteche comunali in difficoltà l’ormai vicina riapertura di quella di Villafranca è una buona notizia. “La nostra intenzione – continua l’assessore Vietina – è far in modo che torni ad essere punto di riferimento per tutta la nostra comunità, ma anche punto di informazioni per quanti si troveranno a passare per il nostro capoluogo”. Materiali informativi, turistici e culturali, accanto al ruolo più istituzionale: “Vorrei che fosse aperta soprattutto nel pomeriggio, per favorire l’accesso agli studenti, anche per lavori di gruppo non appena l’emergenza sanitaria sarà finita – spiega Alice Vietina – garantendo l’accesso per il maggior numero di ore possibile, magari anche ricorrendo alla disponibilità di volontari. Abbiamo tante idee, vediamo in quale modo sarà possibile realizzarle”. Aperta nel 1960 la biblioteca era il luogo dove l’offerta culturale veniva pensata, progettata e realizzata: ad essa faceva capo il Museo Etnografico della Lunigiana, qui era la sede dell’Associazione “Manfredo Giuliani”, vi si svolgevano mostre, incontri, presentazioni di libri che nel tempo hanno trovato altri spazi – nel Salone Voltato o in esercizi pubblici esterni – ma che qui potranno almeno in parte tornare trovando nuovo impulso.
(Paolo Bissoli)
Cinque pannelli interattivi per conoscere Villafranca e il territorio
Pannelli che si trasformano in punti di informazione interattivi: per ora quelli installati nel territorio comunale sono cinque, ma se incontreranno l’interesse di residenti e turisti potranno aumentare. “Questi primi cinque sono stati collocati uno nei pressi del Museo Etnografico e uno nell’area di San Nicolò per il centro storico, inoltre uno ciascuno a Malgrate, Filetto e Virgoletta” dice l’assessore alla cultura Alice Vietina “una sorta di audioguida visto che è sufficiente inquadrare il QR Code presente sui pannelli per accedere e ascoltare le spiegazioni”. Il Comune di Villafranca di recente ha aderito a “Flico”, una app operativa a livello nazionale e che trasforma appunto il proprio smartphone in una vera e propria audioguida del territorio nel quale ci si trova per conoscere monumenti e luoghi di interesse.