
A Massa il ringraziamento del Vescovo alle Misericordie e alle associazioni di Pubblica Assistenza
Se la pandemia da Covid-19 è stata spesso definita come uno tsunami, che ha travolto stili di vita, consuetudini e quotidianità, c’è anche da notare che non è riuscita a travolgere la risorsa dell’umanità e della fratellanza, cioè la capacità di rendersi “prossimi”, soprattutto verso chi ha bisogno. È per sottolineare questo aspetto che il vescovo Giovanni, sabato 12 dicembre, nella Sala della Resistenza in Palazzo Ducale a Massa, ha voluto porgere un ringraziamento ai volontari e al personale delle Misericordie e delle associazioni di Pubblica Assistenza del territorio apuano.
Mons. Santucci, in qualità di presidente di Caritas diocesana, ha consegnato ad ogni associazione un contributo economico, per evidenziare il ruolo svolto da queste realtà che rappresentano un “presidio” nei territori per l’assistenza socio-sanitaria: alcune esistono da qualche decennio, mentre altre hanno una storia centenaria che affonda le radici anche nel tessuto della comunità ecclesiale. Un gesto molto apprezzato da coloro che ogni giorno (e ogni notte) si mettono a disposizione dei più deboli e vulnerabili, degli anziani o delle persone con disabilità, e che con impegno operano nelle città, nelle strade e nei paesi della diocesi.
I sodalizi presenti in Palazzo Ducale
Questo l’elenco degli enti di volontariato omaggiati del contributo: Croce Rossa Comitato di Massa Carrara (Giorgio Ricci); Croce Bianca Massa (Nino Mignani); Fraternita di Misericordia “S.Francesco” Massa (Bruno Ciuffi); Croce Azzurra Montignoso (Giovanni Salvatori); Pubblica Assistenza Carrara e Sezioni (Fabrizio Giromella); Compagnia di Pubblica Assistenza “Concordia” di Fosdinovo (Antonio Capovani); Venerabile Misericordia di Pontremoli (Paolo Angella); Misericordia di Mulazzo (Ercole Zunino); Misericordia di Bagnone (Mareno Barbieri); Croce Verde di Zeri (Antonio Rossi); Croce Bianca di Aulla (Achille Guastalli); Croce Azzurra di Comano (Cristina Zavani); Croce Rossa di Albiano Magra (Rita Peroni); Pubblica Assistenza di Licciana Nardi (Enrico Costa); Avis Fivizzano (Gianluca Cardellini); Pubblica Assistenza di Casola (Ezio Peccini); Pubblica Assistenza Valle del Lucido (Marco Plicanti); Pubblica Assistenza Borgotaro-Albareto (Graziano Pettenati).
Alla cerimonia hanno partecipato 18 associazioni, che coi loro presidenti o delegati, rappresentano lo spaccato di una realtà che nel tempo della pandemia ha “lenito le ferite” e ha alleviato le sofferenze di tante persone, da Montignoso a Pontremoli e anche oltre: era presente infatti l’associazione di volontari di Borgotaro-Albareto.
“Se oggi nessuno sa dire più grazie – ha detto il vescovo Giovanni nel suo intervento – ve lo diciamo noi per tutto quello che fate e per quello che siete”. L’iniziativa è stata coordinata dal direttore di Caritas diocesana, Almo Puntoni, che nel suo saluto ha sottolineato come i valori della fratellanza e dell’amicizia sociale rappresentino una risorsa importante per costruire un mondo più giusto e più umano, proprio adesso che la pandemia “ha colpito duro” mettendo in evidenza le difficoltà e le ingiustizie di un mondo sempre più interconnesso e interdipendente.
All’inizio della cerimonia inoltre il direttore di Caritas aveva citato il nome e il cognome di tutti i presenti perché, dietro i ruoli e gli incarichi, ci sono le persone che con i loro volti e storie possono contribuire a costruire quella “amicizia sociale”, così ben evidenziata nella enciclica del papa, “Fratelli Tutti”, che è stata al termine consegnata alle associazioni, come patrimonio culturale e spirituale per questo tempo. La cerimonia non è stata un riconoscimento soltanto da parte della comunità cristiana: anche le istituzioni civili del territorio hanno infatti dato il loro “placet” alla iniziativa.
Sono intervenuti, portando il loro messaggio di saluto, il prefetto di Massa Carrara, Claudio Ventrice; il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti; il sindaco di Massa, Francesco Persiani, e il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale.
C’è stato anche lo spazio per leggere assieme alcuni brani della “Fratelli Tutti” che, a mo’ di “bussola”, ha indicato il senso di questo incontro e intende costituire una guida per i prossimi anni. L’incontro si è chiuso sotto le note dell’inno nazionale “Fratelli d’Italia”, proprio a sottolineare come il valore della fratellanza costituisca la cifra dell’impegno della comunità cristiana, inserita nella più ampia comunità civile. Forse i “grazie” più riusciti sono quelli inaspettati e questo riconoscimento ai volontari è stato senz’altro inatteso, quanto gradito. (df)