A Pontremoli la veglia silenziosa contro la legge Zan

Si è svolta domenica scorsa in Piazza Italia

L'immagine della Veglia contro la legge Zan, che si è svolta in piazza Italia a Pontremoli
L’immagine della Veglia contro la legge Zan, che si è svolta in piazza Italia a Pontremoli

Venticinque persone hanno partecipato domenica pomeriggio, in Piazza Italia a Pontremoli, alla veglia silenziosa “Restiamo liberi”, testimonianza pubblica per la verità sulla natura umana e contro la legge Zan sulla cosiddetta “omotransfobia”.

“Nel pieno di una crisi economica e sociale senza precedenti – ha detto il portavoce nel discorso iniziale – con milioni di famiglie ed imprese in enorme difficoltà, il Parlamento, nel silenzio generale, inizia giovedì la discussione in aula, alla Camera, del ddl Zan. Il testo punisce con multe e carcere le violenze e discriminazioni nei confronti di chi prova attrazione per lo stesso sesso o di chi vive con disagio il proprio sesso biologico. Ma il nostro ordinamento già punisce qualsiasi tipo di violenza, anche con le eventuali aggravanti. Ma il ddl Zan è funzionale alla repressione del dissenso: si punirà (e poi si ‘rieducherà’ come previsto dal testo stesso) chi si esprime in modo ‘non allineato’ sui temi della famiglia, del matrimonio e dell’identità umana. In un tempo in cui la vita pubblica, e non solo pubblica, è severamente limitata, il testo avanza in Parlmento a tappe forzate. Non siamo miopi. In un momento drammatico per il popolo italiano, e non solo, l’élite al potere pretende di modificare i comportamenti che considera non conformi al nuovo corso, per promuovere solo quelli considerati positivi, come l’aborto fai da te a casa tramite la pillola Ru 486”.

Il coordinatore ha anche ricordato che “è recentemente approdata alla Commissione Cultura della Camera una proposta di legge intitolata ‘Disposizioni per la promozione della diversità e dell’inclusione nei libri scolastici nonché istituzione di un osservatorio nazionale’. L’osservatorio pro-gender, ha spiegato, controllerà i libri scolastici, e metterà alla gogna e correggerà gli editori che presentano testi non abbastanza ‘diversi’ e ‘inclusivi’, cioè non in linea con l’ideologia lgbt, alla faccia dell’asserita diversità”. Ha poi ricolto un appello finale perché “chiunque abbia a cuore la libertà nel nostro Paese si alzi in piedi adesso, in piazza come nella vita. A chi si sente scoraggiato dalle circostanze, ricordiamo che non c’è legge positiva che possa cambiare la verità della natura umana, e che questa prevarrà sempre! Alla politica, il popolo di #restiamoliberi chiede a gran voce di cestinare il ddl Zan. All’opposizione, chiediamo una presa di posizione netta e un ‘no’ compatto al momento del voto. Alla maggioranza, chiediamo di fermarsi poiché la libertà di espressione non ha colore politico e riguarda tutti. Al presidente della Repubblica, chiediamo una vigilanza concreta, affinché non permetta l’approvazione di un testo che va contro la Costituzione”.