In un’edizione necessariamente “ridotta” per l’emergenza Covid, il libro di Alessandro Torcoli vince con 49 preferenze
“è una grande emozione ed una straordinaria gioia. Non mi aspettavo davvero di vincere e sono davvero contentissimo”. Fatica a trattenere la grande soddisfazione Alessandro Torcoli che con il suo “In vino veritas” (edito da Longanesi) si è appena aggiudicato la 15a edizione del premio Bancarella Cucina. Una manifestazione che, nonostante le evidenti difficoltà legate alle prevenzioni sanitarie, (tanto che, purtroppo solo quattro autori hanno potuto presenziare alla manifestazione) è riuscito a richiamare su di sé una grande attenzione. Tanto che, come ci ha confidato Giuditta Bertoli, vicepresidente della fondazione “Città del Libro”, l’ente che organizza i vari premi Bancarella “purtroppo abbiamo dovuto allontanare tante persone per il rischio assembramento. La dimostrazione che questo Premio è vitale e richiama la partecipazione di tante persone”. Di questa vitalità, si è accorto anche lo stesso Torcoli che ha potuto festeggiare il successo con l’abbraccio della sua famiglia che lo ha seguito ed ha tifato per lui quando il notaio Sara Rivieri ha cominciato a scrutinare le schede (62 complessive) giunte.
Un conteggio che ha poi determinato il successo del suo libro con ben 49 preferenze per questo volume che, come lui stesso ha raccontato durante la tavola rotonda che si è tenuta prima dello spoglio delle schede, condotta con bravura dalla giornalista Monica Leoncini, “è stato in un certo modo semplice da scrivere. Perché il vino è il mio mondo e la mia passione.Ho cercato quindi di trasmettere questo straordinario veicolo cultura, che è alla base della nostra storia, della nostra tradizione, ai neofiti come agli esperti. Regalando qualche curiosità, rispondendno alle domande tipiche che di solito mi vengono poste e poi ho provato anche a dare qualche spigolosa verità”. Il libro di Torcoli si è posizionato davanti a “Suite per un castagno” di Raethia Corsini (Guido Tommasi Editore) con 41 voti; sul gradino più basso del podio “La pentola di Leonardo” di Carlo Giuseppe Valli (Cierre) con 33 preferenze; poi a seguire “Rugiada a colazione” di Clelia D’Onofrio (Sperling&Kupfer) con 22 voti; ed infine ex aequo con 19 preferenze per “Enciclopedia della nocciola. Storia, curiosità e ricette” di Clara e Gigi Padovani (Mondadori) ) e “Paul Bocuse, lo chef, il mito” di Roberert Belleret (Giunti).
Presenti alla manifestazione l’onorevole Cosimo Ferri ed i sindaci Annalisa Folloni di Filattiera e Claudio Novoa di Mulazzo oltre alla “padrona di casa” Lucia Baracchini che ha ricordato lo storico legame tra il mondo della cultura e quello del cibo. Il prossimo appuntamento con il premio Bancarellino previsto per il 15 dicembre, spostato dalla sua abituale collocazione ci maggio a causa dell’emergenza Covid e che purtroppo non si potrà tenere, sempre per l’emergenza sanitaria, con la presenza festante degli studenti ma con collegamenti da distanza. “Sperando – è l’augurio del presidente del Premio, Gianni Tarantola, ma ovviamente di tutti quanti – che il 2021 possa permettere il ritorno alla normalità del Bancarella ma soprattutto della vita di tutti noi”. (r.s.)