
Celebrata il 13 ottobre nell’Oasi di Fatima
Il 13 ottobre scorso, nel raccolto “santuario”, fortemente voluto da don Francesco Pagani, denominato “Oasi di Fatima”, ubicato a Mocrone, il parroco don Pietro Giglio ha celebrato, con un buon numero di fedeli, la memoria dell’ultima apparizione di Nostra Signora di Fatima. Era, infatti, il 13 ottobre del 1917, giorno in cui avvenne il prodigioso “Miracolo del Sole”, testimoniato da circa 70 mila persone, presenti sul luogo.
Prima della Santa Messa recita del Rosario e canti mariani, sotto la collaudata direzione del maestro Pierfrancesco Carnesecca, mentre la figlia Caterina ha intonato, in modo toccante, l’Ave Maria di Gounod.
Incisiva l’omelia di don Pietro “Oggi contempliamo il mistero della Vergine Maria, Colei che ha saputo avanzare nella peregrinazione della fede fino alla Croce, associandosi con animo materno al sacrificio di Gesù, così da divenire nostra Madre. La Madonna non si deprime di fronte alle fatiche della vita. è la Donna che ascolta e che sa attendere poiché sa che Dio non delude. Per questo, nel buio più fitto, stava ai piedi della Croce.
“Stava” lì, quando tutto sembrava finire, quando anche le parole dell’Angelo erano ormai lontane, quando il progetto del Signore sembrava svanire… Come Maria, anche la Chiesa è chiamata a questa formidabile maternità, ossia a restare dove l’uomo soffre, dove manca la speranza, dove le strade sono disseminate di croci, dove mancano amore, carità, giustizia… Approfittiamo, ha concluso il parroco, di questa occasione per rigenerare la nostra vocazione di cristiani per convertirci e ritornare, con abbandono filiale, al Signore. Per stare con Lui in ogni ora del nostro passaggio nel mondo, servendo la vita, nei suoi tanti rivoli”.
Mentre cominciavano a calare le prime ombre della sera, nell’intimità del cuore, abbiamo chiesto alla Mamma celeste di sostenere la missione dei sacerdoti, Suoi figli “speciali”, in particolare don Francesco, prete alquanto “mariano” e di aiutarci a riscoprire il nostro battesimo per divenire costruttori di pace, di armonia, di perdono… Sempre! (i.f.)