La festa si è svolta negli spazi all’aperto dell’Anspi
Rocco di Montpellier, noto a tutti come San Rocco, è stato pellegrino francese e, nonostante la sua grande popolarità, le notizie sulla sua vita sono molto frammentarie per poter comporre una biografia in piena regola. Rimasto orfano di entrambi i genitori, in età giovanile, diete i suoi beni ai poveri per avviarsi, poi, elemosinando, alla volta di Roma per visitare il centro del cristianesimo e vedere il Papa.
Intanto la peste avanzava nella nostra Penisola e Rocco non esitò a farsi consolatore dei poveri ammalati operando prodigi di alta carità. A Piacenza fu attaccato dalla peste. Per non essere di peso si ritirò in un antro fuori della città, dove consumato da febbre, ebbe a soffrire indicibili dolori. La Divina Provvidenza, quotidianamente, gli inviava un pane per mezzo di un cane.
E’ stato il parroco don Giovanni Barbieri a sintetizzare la vita del Santo molto venerato dalla comunità di Virgoletta. Quest’anno, causa Covid 19, la festa si è svolta nello spazio all’aperto messo a disposizione dal Circolo Anspi, sempre molto attivo e pronto a collaborare.
Ovviamente niente processione. Una tradizione radicata nel tempo, tramandata , con fede, da una generazione all’altra. Chi ha voluto pregare, meditare, accostarsi all’Eucarestia… ha potuto farlo durante le Sante Messe. San Rocco, ancora oggi, ci insegna la bellezza della testimonianza della carità e dell’aiuto ai fratelli che vivono la sofferenza delle malattie.
Da questi gesti di amore fraterno scaturiscono gioia e pace. Il patrono sostenga la comunità che lo festeggia annualmente, ravvivando il desiderio di seguire i suoi esempi affinché si compia, cristianamente, il viaggio della vita. Fino ad entrare nel banchetto eterno. (I.F.)