

Con 245 voti favorevoli e 122 contrari è stato approvato sabato scorso, 6 giugno, il Decreto Scuola che disciplina gli Esami di Stato conclusivi delle Medie e delle Superiori, la valutazione degli alunni della Primaria, la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’avvio del 2020/2021, la tutela degli alunni con disabilità, gli esami per i privatisti, l’edilizia scolastica, i concorsi e le supplenze.
Un provvedimento figlio dell’emergenza che stiamo vivendo, che offre, finalmente, certezze per la chiusura di questo anno scolastico e per l’avvio del prossimo, ma che non metterà certo fine alle polemiche affiorate nelle scorse settimane.
Per quanto riguarda gli Esami di Stato conclusivi delle Medie e delle Superiori, sono state prese misure che esauriranno la loro funzione al termine di quest’anno scolastico. Per il I ciclo, di fatto, l’esame non ci sarà: si terrà conto della valutazione dello scrutinio finale, integrata da un elaborato discusso online da ogni studente. Per il II ciclo è prevista la sola prova orale con la presenza fisica del candidato davanti alla commissione.
Dal prossimo anno scolastico, tornano i giudizi descrittivi invece dei voti in decimi nella scuola primaria. Aumentano le tutele per gli alunni con disabilità, con la possibilità per i dirigenti scolastici, dopo aver coinvolto le parti interessate, di consentire la re-iscrizione dell’alunno al medesimo anno di corso frequentato nell’anno scolastico 2019/2020.
Questo per permettere il recupero del mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l’autonomia. I privatisti che dovranno sostenere l’Esame del II ciclo a settembre, in attesa di conseguire il diploma, potranno partecipare con riserva alle prove di ammissione ai corsi di laurea universitari a numero programmato e alle diverse prove previste da altre istituzioni e ai concorsi pubblici. Saranno affidati poteri speciali ai sindaci per quanto riguarda l’edilizia scolastica.
Fino al 31 dicembre 2020 i Sindaci e i Presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno operare con i poteri di solito riconosciuti ai commissari. Questo per garantire che gli interventi possano svolgersi in tempi utili per l’avvio del prossimo anno scolastico. Cambia il concorso straordinario per l’ingresso nella Scuola secondaria di I e II grado, per il quale i docenti dovranno sostenere una prova con quesiti a risposta aperta, al computer.
Ciò comporterà modifiche al bando di concorso, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile. Le graduatorie dei supplenti diventano provinciali e digitali in attuazione di quanto previsto dal decreto scuola di dicembre: il Ministero potrà emanare un’apposita Ordinanza, anziché muoversi per via regolamentare. La presentazione delle domande sarà informatizzata per tagliare i tempi.