Per non disperdersi nel tempo di Covid-19

Il Gruppo Giovani di Malgrate: non lasciamoci abbattere, uniti dalla voglia di vederci e pregare insieme. Via Skype

13MalgrateScrivo questo articolo con le lacrime agli occhi e il cuore in mano, mai avrei pensato che ci saremmo trovati in una situazione simile. Stiamo combattendo una grande battaglia contro un nemico invisibile, ma così forte da sconvolgere la vita di ognuno. Dalla finestra della nostra casa notiamo con grande tristezza che mentre le strade si svuotano gli ospedali si riempiono e i commercianti a malincuore sono costretti ad abbassare la saracinesca dei propri negozi.
In questo mondo ormai stravolto cerchiamo di trovare uno spiraglio di normalità anche nelle piccole cose, un modo per sentirci vicini anche quando un mostro come il covid-19 ci separa. Papa Francesco ci ricorda però che “in questi giorni possiamo ritrovare i piccoli gesti concreti di vicinanza e concretezza verso le persone che sono a noi più vicine” e cosi, in linea con le parole del Santo Padre, noi ragazzi del Gruppo Giovani di S. Lorenzo di Malgrate abbiamo deciso di non lasciarci abbattere, uniti dalla voglia di vederci e pregare insieme.
Tramite la piattaforma Skype abbiamo creato un luogo di incontro, un piccolo angolo virtuale in cui rifugiarsi per ritrovare un po’ di quella quotidianità che ci sembra ormai andata perduta. Tutte le sere alle 21 ci ritagliamo uno spazio di riflessione, di preghiera e di amicizia in cui abbiamo l’opportunità di leggere e confrontarci riguardo un passo del Vangelo, il Rosario con la corona antivirus che ci aiuta a capire che in realtà la vera ricchezza è nascosta nelle piccole cose di ogni giorno.
Ogni settimana a turno c’è chi anima il centro di ascolto proposto dalla diocesi. Il venerdì sera ricostruiamo e commemoriamo il doloroso cammino compiuto da Cristo mentre si dirigeva verso la crocifissione sul Golgota. Lungo questo percorso, nel quale Egli cede al peso della croce per tre volte, dimostra di essere davvero uomo con le sue sofferenze, e che l’unico modo di rialzarsi è affidarsi alle mani sicure del Padre. Ci insegna che il carico di tribolazioni che compone la croce che ognuno di noi è costretto a portare, soprattutto in questi giorni difficili, si affievolisce se ci abbandoniamo completamente a Lui.
La settimana, si conclude con un momento di massima vicinanza a Dio grazie alla celebrazione della Liturgia della Parola, attraverso la quale cerchiamo di ritrovare quello spirito che ci lega insieme ogni domenica. Il nostro obiettivo è quello di eliminare lo schermo che ci separa dalla nostra quotidianità, creando il rito molto simile a quello a cui siamo abituati a partecipare, animato da canti e da letture.
A questa settimana di preghiera fa da cornice la recita del Santo Rosario, durante la quale la corona che stringiamo gelosamente tra le mani diventa l’unica arma potente contro tutti i dolori che stiamo affrontando. Cosi facendo speriamo di poter creare un ponte invisibile che colleghi noi e i nostri cari a Dio. In questo modo ritagliamo un angolo della nostra vita da dedicare al Signore Gesù, il quale ci protegge senza mai abbandonarci.
Grazie alle nuove tecnologie e all’uso dei Social network riusciamo a divulgare i nostri contenuti anche al di fuori dal gruppo, cercando di creare un ponte invisibile che colleghi noi e i nostri amici in Dio. In attesa che questo male venga sconfitto speriamo di regalare a tutti coloro che ci seguono un piccolo momento in comunione con il Signore, in cui ansie e preoccupazioni si annullano lasciando il posto a quella fiamma accesa in fondo al cuore che tutti chiamano speranza.
Per ultimo ci piace comunicare che per non interrompere il dialogo con i ragazzi più grandi del catechismo, per la IV domenica di quaresima dove le scritture ci parlano della luce, abbiamo proposto di inviarci una foto con un cero acceso e un piccolo commento sul significato della luce. Tutti bravissimi.

Anna Barbieri