La scomparsa di don Ennio Zani

Aveva 92 anni ed era ricoverato al Noa di Massa

Don Ennio Zani (1927 - 2020)
Don Ennio Zani (1927 – 2020)

È tornato alla casa del Padre, lo scorso 27 marzo, don Ennio Zani, sacerdote diocesano, deceduto presso l’Ospedale delle Apuane di Massa, a seguito del contagio di Covid-19. Nato a Rocca Sigillina (Filattiera) nel 1927, don Ennio è stato ordinato presbitero nel Seminario di Pontremoli il 15 settembre 1963 dalle mani del vescovo Giuseppe Fenocchio.
Dall’ottobre del 1963 al 1972 è stato parroco a Montereggio, mentre dal 1972 al 2006 è stato parroco di Lusuolo. Dal 1990 è parroco di Castagnetoli, e dal 1995 è anche amministratore parrocchiale di Pozzo e Busatica. Dal settembre 2019 era entrato in quiescienza. Prima di essere ordinato sacerdote della diocesi di Pontremoli aveva fatto tutto il percorso di studi nei Padri cappuccini di Parma e Reggio. E quella formazione aveva segnato la sua vita.
Una vita piuttosto movimentata, ma pregna di spirito di povertà e di distacco dalle cose. Era sicuramente un estroverso e portato anche a forme plateali di religiosità. Ma era assolutamente ricco di fede e con una sicura devozione alla Madonna. Molti lo conoscevano come don Ennio, ma tutti lo conoscevano come “don Mattonella”, per la sua attività, durata qualche anno, nel fornire di mattonelle soprattutto le canoniche, spesso in quegli anni bisognose di ristrutturazione.
La sua ansia di far conoscere Cristo lo portava a vivere per la strada e a frequentare bar e luoghi dove si potevano incontrare persone. Il suo pulmino era conosciuto da tutti e spesso quel pulmino era anche la sua casa. Le sue parrocchie erano composte da piccoli numeri di anime. Ad esse non ha mai fatto mancare la presenza eucaristica. Ma quel mondo non gli bastava. C’è da dire che non sempre le buone intenzioni erano seguite da grandi risultati, ma ciò che in fondo conta è la passione per Cristo e la sua devozione alla Madonna che a modo suo manifestava. Era un animo inquieto e generoso.
Ora il coronavirus lo ha portato all’incontro definitivo col Cristo che ha cercato di servire e con la Madonna che amava.