Al “Vescovile” e allo scientifico “Da Vinci” la palma di migliori licei della Lunigiana

Pubblicata l’indagine della Fondazione Agnelli sulle scuole superiori italiane

L'ingresso a scuola di alcuni studenti delle Superiori
L’ingresso a scuola di alcuni studenti delle Superiori

Mentre le scuole superiori si apprestano a cominciare la campagna di orientamento in vista delle preiscrizioni da parte degli alunni della terza media, la Fondazione Agnelli, autorevole voce nel campo della ricerca sui percorsi di istruzione, ha pubblicato il suo annuale report sulle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia. I risultati di questa ricerca, nota come progetto Eduscopio, sono visibili sul sito internet www.eduscopio.it, e riguardano anche le scuole della Lunigiana e delle aree circonvicine assieme ad una ricca scheda statistica di ogni scuola. Anche per le scuole di casa nostra, quindi, la fondazione Agnelli elabora indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole prendendo in esame le performance universitarie o gli esiti occupazionali dei diplomati negli anni 2014, 2015 e 2016. Per la Lunigiana, che fa i conti con i cambiamenti demografici e socioeconomici della Val di Magra e con le epocali mutazioni della società e del mondo del lavoro le risposte – che devono comunque essere prese con la dovuta cautela data la complessità dell’analisi – sono in chiaroscuro: bene i licei, problematica, come nell’indagine di 12 mesi fa, la situazione dei professionali.

I lusinghieri risultati di licei e tecnici…

La sede del Liceo Classico Vescovile "Mons.Marco Mori"
La sede del Liceo Classico Vescovile “Mons.Marco Mori”

Per licei e istituti tecnici l’indice di successo adottato dalla Fondazione Agnelli è costituito dal successo universitario dei suoi studenti nel primo anno di studi accademici, mettendo assieme la media dei voti conseguiti e i crediti formativi ottenuti. Si tratta di un indice non privo di criticità ma che promuove in pieno diversi indirizzi di studi lunigianesi. Tra i licei classici, il Vescovile di Pontremoli, primo in graduatoria, e il Leopardi di Aulla, secondo, mostrano indici di successo superiori a quelli dei loro diretti concorrenti: il Costa di La Spezia e il Parentucelli di Sarzana. Il Liceo scientifico di Villafranca, nella sua categoria si piazza dietro allo spezzino Pacinotti, considerato uno dei licei con più alta reputazione in Liguria e al sarzanese Arzelà, ma mostra comunque nei suoi due indirizzi – nel percorso scienze applicate Villafranca distacca di molto il Capellini di Spezia – il più alto indice di successo universitario di tutti gli istituti lunigianesi, seguito dal Vescovile. Non primeggiano il Liceo delle Scienze Umane e quello linguistico, entrambi afferenti al “Malaspina” di Pontremoli, sopravanzato nel primo caso dal Mazzini di Spezia e nel secondo dallo Zappa – Fermi di Borgotaro. Dato interessante riguarda la percentuale di studenti che hanno raggiunto senza bocciature il diploma: se è alta, la scuola è inclusiva e gli studenti hanno avuto percorsi regolari; se è bassa, la scuola è selettiva e gli studenti sono incappati in bocciature e/o hanno abbandonato il corso di studi. Dai dati emerge come gli indici di successo universitario dei licei lunigianesi meglio collocati in graduatoria vadano di pari passo con buoni indici di inclusività. Cioè: minori bocciature non sono sinonimo di lassismo ma del raggiungimento di adeguati livelli di preparazione. Luci e ombre per l’istruzione tecnica. Il Belmesseri (da quest’anno accorpato al Pacinotti) soffre nel settore economico, non tanto a livello di successo universitario, quanto a livello occupazionale: solo il 39% di chi decide di terminare ha lavorato per almeno 6 mesi nei due anni successivi al diploma. La situazione migliora nell’indirizzo tecnologico, sia a livello di successo universitario che (meno) di occupabilità.

Le difficoltà dei Professionali…

La sede dell'Ipsia Pacinotti Bagnone
La sede dell’Ipsia Pacinotti Bagnone

Per i professionali l’indice di successo formativo è misurato in termini di inserimento lavorativo dei diplomati, declinato in due modi. Il primo riguarda gli occupati (per almeno 6 mesi entro due anni dal diploma) tra quanti non si sono iscritti all’università. Il secondo è la percentuale di quanti, a 2 anni dal diploma, lavorano e hanno una qualifica professionale in linea con il titolo di studio conseguito. In questo ambito, le scuole lunigianesi, come già evidenziato lo scorso anno, soffrono. Per quanto riguarda l’indirizzo servizi (Belmesseri di Villafranca e di Pontremoli), i livelli di “placement” occupazionale sono inferiori alle scuole concorrenti, anche se la coerenza dell’impiego con il titolo di studio è molto variegato anche nelle scuole dello spezzino. Ma anche per gli indirizzi industria e artigianato: in questo settore il Pacinotti di Bagnone fa molto peggio del Chiodo di La Spezia. Superfluo sottolineare che su questi dati pesano, più che la qualità della scuola, le difficoltà del tessuto economico locale nell’assorbire le professionalità formatesi in queste scuole.

Davide Tondani

I dati dell'indagine della Fondazione Agnelli nelle scuole del nostro territorio
I dati dell’indagine della Fondazione Agnelli nelle scuole del nostro territorio