Ci sono libri che si fanno amare per la loro cura formale, ancor prima di conoscere il loro contenuto. È il caso di “Creature meravigliose Autobiografia” di Mirna Poli (BookSprint Edizioni, 2019) , una lunigianese laureata all’Università di Pisa in Lingue e Letterature straniere, migrata a Milano per lavoro e rientrata nel territorio del Comune di Aulla, a Barisello, piccolo paese affacciato sul fiume Aulella e con in fronte il profilo amato delle Alpi Apuane, dove ora vive sola ma senza solitudine, perché gode di belle amicizie e della compagnia del suo cane. Insegna yoga a bambini e adolescenti, ama dipingere ed espone in mostre.
Il libro appena dato alle stampe è piccolo, 83 pagine con delicate immagini di fiori e profili di nostri monti fissate dal fotografo Nello Biondi. La veste tipografica è raffinata nel materiale cartaceo, nei colori e nei caratteri della scrittura, la lingua trova espressioni essenziali, di moderna impostazione poetica. Mirna Poli trova poche ma incisive parole e fa citazioni sapienti e appropriate di poeti e cantautori per rivelare suoi momenti di vita privata che acquistano interesse allargato, il lettore vi può rintracciare analoghe proprie esperienze ed emozioni.
La riflessione su se stessi si fa forte soprattutto quando si vivono “giornate di nebbia” che fanno amara l’anima, non si trova la strada maestra, non si vede proprio nulla; anche Mirna le ha vissute ma è riuscita a trovare le sue vie d’uscita, “d’improvviso dopo tanto vagare ho visto in lontananza lampi di luce e in fine una luce intera desiderata da tempo, calda, leggera e fortissima nello stesso istante”.
Conoscere queste vie d’uscita dal buio può essere d’aiuto a chi deve affrontare situazioni difficili. Dà pace al cuore la sensibilità verso la natura coi suoi fiori, il profilo dei nostri monti nella luce confortante dell’alba o nell’incanto della luce del tramonto, la contemplazione dell’infinito profondo sereno del cielo, il canto dei grilli “così pacifico, così fresco” quando si va “verso un autunno di foglie arruffate”.
Preziosa è la memoria delle persone amate, i ricordi non si dimenticano: riaffiorano in Mirna Poli gli attimi di vita insieme a nonna Maria Adele che preferiva l’oleandro bianco tra i tanti fiori del suo giardino e che ancora resiste, l’andar per campi a cercar le erbette per cucinare torte squisite, le chiacchierate coi nonni nella cucina vecchia e affumicata ma ospitale, calda di amore.
Sembrano romanticherie, ma beato chi le sa far vivere dentro di sé ricevendone conforto e gioia. “Quando siete felici fateci caso” ci dice Mirna citando Kurt Vonnegut scrittore fantascientifico e satirico americano. La sensibilità si rivolge molto anche agli animali, quando sono scelti non per aderire a una moda, che ora sembra dilagare, ma per creare con loro un rapporto sincero di cura e di fedeltà.
L’autrice di questo libro, dopo precedenti adozioni di cani, ha scelto nel canile di Mulazzo un cane nero, adulto di otto anni che era stato trovato legato abbandonato in autostrada, è stato in periodo natalizio un dono risanatore arrivato nella sua vita in un tempo di fragilità “con un mostro che aveva cominciato ad albergare dentro di me, non ne conoscevo il volto, ma cominciava a divorarmi pezzo per pezzo”.
Black Amore ha contribuito molto a ricostruire forza e entusiasmo nella vita di chi lo ha liberato dalla gabbia. “Gli animali non si fanno tanti problemi, ci amano e basta, non ci giudicano e questa è un’immensa virtù, noi possiamo imparare da loro”.
Maria Luisa Simoncelli