“Tutto questo ti darò” di Dolores Redondo conquista il 66° Premio Bancarella

Il romanzo della scrittrice spagnola Dolores Redondo ottiene 142 voti da parte dei librai

Premio Bancarella 2018 - Foto di rito durante la premiazione - Ignazio Landi, Catena Fiorello, Matteo Strukul,Dolores Redondo, Gianni Tarantola, Lucia Baracchini, Eugenio Giani (foto Massimo Pasquali)
Premio Bancarella 2018 – Foto di rito durante la premiazione – Ignazio Landi, Catena Fiorello, Matteo Strukul, Dolores Redondo, Gianni Tarantola, Lucia Baracchini, Eugenio Giani (foto Massimo Pasquali)

Più forte del maltempo che per tutta la giornata ha minacciato il cielo di Pontremoli (che ha anche lasciato qualche strascico di pioggia, fortunatamente non la sera) e più forte degli altri cinque finalisti, è stato il libro “Tutto questo ti darò” di Dolores Redondo (Dea Planeta) che con 142 voti si è aggiudicato il 66° Premio Bancarella. “Ho scritto tanti libri gialli con situazioni scabrose ma devo dire che non ho mai sofferto tanto come quando sentivo il notaio fare il nome del mio libro” ha detto con ironia ma ancora con il batticuore la scrittrice basca. Si tratta della prima storica vittoria di uno spagnolo al Bancarella (escludendo Paco Ignacio Taibo II che, nato in Spagna, si può però considerare messicano a tutti gli effetti) e della terza volta che il successo arride ad una scrittrice straniera (i due precedenti sono Han Suyin, che vinse nel 1956 con “L’amore è una cosa meravigliosa” e il più recente successo, nel 2010, di Elizabeth Strout con “Olive Kitteridge”). Evidentemente i librai del premio Bancarella sono rimasti incantati da questo noir appassionante che sviluppa la sua trama sulla violenza dei pregiudizi e sui conflitti di una famiglia segnata da segreti inconfessabili.

Premio Bancarella 2018 - Dolores Redondo con Catena Fiorello e la sua interprete (foto Massimo Pasquali)
Premio Bancarella 2018 – Dolores Redondo con Catena Fiorello e la sua interprete (foto Massimo Pasquali)

Così la piazza della Repubblica affollata di gente (tra le presenze da segnalare il presidente del consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani) si è trasformato in un salotto letterario e ha tributato un lungo applauso all’emozionata vincitrice che ha ringraziato i presenti e i librai per la conquista del S. Giovanni di Dio simbolo della vittoria del Premio. Il libro della Redondo ha preceduto nell’ordine “I fantasmi dell’impero” di Marco Consentino, Domenico Dodaro e Luigi Panella (Sellerio) con 80 voti; sul gradino più basso del podio “L’assassinio di Florance Nightingale Shore” di Jessica Fellowes (Neri Pozza) con 75 preferenze; a seguire “Anna che sorride alla pioggia” di Guido Marangoni (Sperling & Kupfer) con 73 voti, poi “La regina del silenzio” di Paolo Rumiz (La Nave di Teseo) 70 preferenze ed infine la “Nostalgia del sangue” di Dario Correnti (Giunti) con 52 voti. A proposito del voto: c’è da registrare che finalmente si è un po’ accorciata la fase di lettura delle schede (erano anni che sottolineavano questa esigenza) procedendo ad una prima fase silente dello scrutinio, le prime cento schede, per poi leggere pubblicamente le restanti 66.

La prima fila del pubblico presente al Premio Bancarella 2018 (foto Massimo Pasquali)
La prima fila del pubblico presente al Premio Bancarella 2018 (foto Massimo Pasquali)

La serata è stata condotta con grazia ed eleganza dalla giornalista Monica Leoncini, che ha intavolato un’interessante discussione sul mondo del libro e dei librai con gli autori finalisti. Assieme a lei sul palco Catena Fiorella che con la sua frizzante ironia ha divertito il numeroso pubblico presente, anche offrendo delle riflessioni importanti sul mondo del libro. Come la confessione del perchè avesse accettato di condurre il premio Bancarella, sotto la spinta dell’onorevole Cosimo Ferri, “è stata una scelta di cuore, oltre per l’importanza del premio, anche perchè nell’elenco dei vincitori del Premio c’è Isaac Singer, il primo autore extrascolastico che ho letto e che mi ha fatto amare la lettura”. Senza dimenticare la presenza del presidente di questa edizione del Premio, Matteo Strukel, che poteva così festeggiare sul palco di piazza della Repubblica il primo anniversario del suo successo al Bancarella maturato l’anno scorso con “I Medici – Una dinastia al potere”. Altro ospite prestigioso della serata il cantautore Amedeo Minghi che, sotto il pressante e simpatico stimolo della Fiorello, ha cantato a cappella, con il solo l’accompagnamento del battito delle mani del pubblico, “La vita mia”. Durante il suo saluto, preceduto dal sindaco, Lucia Baracchini, il presidente della fondazione “Città del Libro”, Gianni Tarantola, ha voluto ricordare le difficoltà culturali ed economiche che attanagliano il premio che ha bisogno di sostegno per “continuare il suo cammino che dura da 66 anni”. Ora il prossimo appuntamento con il Bancarella è con la 13a edizione della sezione “Cucina” per il prossimo 23 ottobre. (r.s.)