
Doppio appuntamento serale con il Premio Bancarella: i premi letterari arrivano infatti anche quest’anno in piazza della Repubblica a Pontremoli; sabato 21 luglio, infatti, sarà assegnata la 55a edizione del “Bancarella Sport”, mentre domenica 22 sarà la volta del “Bancarella” giunto quest’anno all’edizione numero 66, il cui vincitore sarà proclamato nella tarda serata al termine di una lunga giornata di iniziative che inizierà nel Duomo cittadino alle 10 con la S. Messa dei librai per proseguire poi con numerose presentazioni di libri.
Ecco, di seguito, la nostra consueta presentazione dei sei finalisti.
Paolo Rumiz LA REGINA DEL SILENZIO (La Nave di Teseo)
Il giornalista Paolo Rumiz trova, diventato nonno, il bambino che lo ha sempre abitato e muove una fresca fantasia che trasfigura in favola esperienze vere, incontri fecondi con bambini e con i giovani musicisti di ogni provenienza che a Duino, vicina alla sua Trieste, realizzano un prodigio di armonia. L’orchestra che fanno nascere è metafora del sogno di costruire un’Europa unita da amare con la passione dei suoi padri. Il racconto, scandito in brevi capitoli nati ascoltando un preciso brano musicale, è la storia di un’Europa favolosa nordica, abitata da popoli che amano la natura e ne percepiscono la vita e i suoni e che subiscono la malvagità del re Urdal e della megera sua madre, la regina del silenzio, che proibisce il canto e la musica. Si impone con la forza brutale delle armi e con tre mostri che uccidono Vadim, l’eroe che li ha sfidati. La vita senza la musica è opprimente, tutto diventa cupo, ma non sarà per sempre. Ritorna la libertà ad opera di un bardo poeta, di Eco, il mago che capta e rinvia i suoni della terra, e di Mila, la figlia di Vadim educata già nel ventre della madre all’auscultazione di ogni voce della natura che poi impara a trascrivere in partitura musicale. Ci sarà guerra e vincerà l’Armata della musica non con le spade ma con l’armonia, con un’onda sonora sollevata forte come tuono, vento tremendo di note che disintegra i nemici e i loro mostri e fortezze. Di appropriata sonorità anche i nomi inventati dei luoghi, venti, personaggi e popoli.
Jessica Fellowes L’ASSASSINIO DI FLORENCE NIGHTINGALE SHORE (Neri Pozza)
Il romanzo prende spunto dal racconto di un vero omicidio rimasto irrisolto e con molti personaggi reali, tra cui le sorelle Mitford, come protagonisti. Siamo negli anni ‘20 in Inghilterra, l’infermiera di guerra Florence Nightingale Shore sale sul treno per dirigersi a casa di una sua amica, e questa sarà l’ultima volta che sarà vista viva. Il suo corpo senza vita verrà trovato da alcuni passeggeri: si tratta di un omicidio. Il giorno stesso la diciottenne Louisa Cannon salta giù da un treno in corsa per sfuggire all’opprimente e pericoloso zio, che vorrebbe sanare i propri debiti “offrendo” la nipote a uomini di dubbia reputazione. A soccorrerla è un agente della polizia ferroviaria, Guy Sullivan, che rimane affascinato dalla determinazione della giovane e l’aiuta a trovare lavoro come bambinaia nella residenza Mitford, dove Lord e Lady Redesdale hanno bisogno urgente di una tata per le loro sei figlie. Durante il suo lavoro, Louisa si affeziona particolarmente alla figlia più grande, Nancy, quasi maggiorenne e dal carattere frizzante, con un talento particolare per le storie, talento che le permetterà poi di essere una delle più brillanti scrittrici britanniche del Novecento. Sarà proprio la curiosità di Nancy a spingere Louisa ad indagare, con l’aiuto di Guy, sul caso Nightingale che sta facendo discutere tutta Londra. I tre giovani si gettano a capofitto nelle indagini, risoluti nello scoprire la verità, mentre nella residenza Mitford si comincia ad aggirare un misterioso giovane…
Guido Marangoni ANNA CHE SORRIDE ALLA PIOGGIA (Sperling & Kupfer)
“Un’ora dopo aver letto l’esito del test di gravidanza, avevo già montato un canestro in giardino. ‘È un maschio, me lo sento!’. Perché dopo due meravigliose figlie femmine era giusto, se non pareggiare i conti, almeno bilanciare un po’ le parti. A Daniela l’ultima cosa che interessava era il sesso della creatura che portava in grembo. Bastava che fosse sana, diceva. Che poi è il pensiero di ogni genitore, solo che, quando la vita ti ha già messo alla prova, quel pensiero non lascia spazio a nessun altro. Quando la dottoressa ci convocò e senza tanti preamboli ci disse: ‘Si tratta della trisomia 21’, invece, capii un’altra cosa: che Daniela era già pronta. ‘È maschio o femmina?’, chiese, lasciandomi a bocca aperta ancora una volta. Perché adesso sì, l’unica cosa che contava era sapere chi sarebbe arrivato nella nostra famiglia”. Anna che sorride alla pioggia (Sperling & Kupfer) è la storia vera di Guido Marangoni, ingegnere informatico e comico padovano, che racconta la vita quotidiana insieme alla moglie, la sua “psicologa preferita”, e le loro figlie adolescenti Marta e Francesca. La terzogenita Anna, fulcro del romanzo, nasce con la sindrome di Down. Guido, allora, decide di creare la pagina Facebook “Buone notizie secondo Anna”, sia per aiutare i genitori che si trovano impreparati di fronte alla disabilità dei figli, sia per cercare di distruggere gli stereotipi e abbattere le barriere.
M. Consentino D. Dodaro L. Panella I FANTASMI DELL’IMPERO (Sellerio)
L’occupazione italiana dell’Etiopia è ricostruita sui fascicoli dell’archivio dell’ex-Ministero Africa Italiana. Gli autori sono avvocati convinti che ci sono realtà che si narrano di più e meglio in forma di romanzo che di saggio storico. Dalle loro ricerche emergono fatti e misfatti dell’amministrazione coloniale nel corno d’Africa nel 1937-38 dopo il fallito attentato al viceré Graziani. Ci fu un’inchiesta rimasta segreta contro i crimini di guerra dell’ufficiale Gioacchino Corvo condotta dal giudice militare Bernardo Olivieri. Solo il complotto di Badoglio per liberarsi dalla sudditanza a Mussolini è frutto di fantasia, ma “le operazioni politiche e militari, i ruoli e le gerarchie dell’avventura coloniale sono stati ricostruiti con rigore storico”. Dai documenti gli autori “hanno preso misura reale di stragi, sconfitte nascoste, paranoie burocratiche dei complotti”, nefandezze compiute da Corvo, ma pure dalle Camicie nere con armi chimiche, feroci repressioni, teste mozzate, stupri, torture, stragi, la più grave a Debrà Libanòs del 21-29 maggio 1937: fucilati circa 2.000 diaconi, preti copti e disabili. Tra gli etiopi gli ascari furono collaborazionisti, ma molti furono i resistenti e gli italiani integerrimi. Uno è il colonnello Bernardi protagonista del libro, che ricorda anche gli eroismi e le illusioni di tanti ragazzi “inviati in colonia a uccidere e a morire”. Chi tornò riportò le macerie di quello in cui aveva creduto e che prima o poi si popolano di fantasmi.
Dolores Redondo TUTTO QUESTO TI DARÒ (Dea Planeta)
La storia comincia con una tragica notizia portata a Manuel Ortigosa da due agenti della Guardia Civil: la morte di Álvaro, l’uomo con il quale è sposato da anni, secondo la legge spagnola. Il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato al volante della sua auto, inspiegabilmente uscita di strada a chilometri di distanza dal luogo in cui avrebbe dovuto trovarsi al momento dell’incidente. A partire da questo momento il protagonista, scrittore di successo, dovrà fare i conti con il dolore per la scomparsa della persona amata e, ancor peggio, con la parte della sua vita, a lui sconosciuta, riguardante i rapporti dello stesso Álvaro con la nobile famiglia di origine. Una rivelazione che lo fa dubitare della sincerità del compagno. L’azione si trasferisce così in una Galizia caratterizzata da bellissimi paesaggi, ma resa inquietante da tutta una serie di personaggi e di eventi che si dipanano nel corso del romanzo. Ad accompagnare Manuel nella ricerca della verità saranno Andrés Nogueira, tenente appena andato in pensione che odia i nobili, e Padre Lucas, un giovane sacerdote del luogo amico d’infanzia di Álvaro. Accompagnato dai due, Manuel entrerà nella ricca tenuta dei marchesi Muniz de Davila e farà la conoscenza dei membri di questa aristocratica e arrogante famiglia. Lo sviluppo dell’intreccio metterà in risalto le distanze tra le diverse classi sociali ancora esistenti nel Pese e svelerà tanti segreti che condurranno il protagonista alla scoperta di aspetti insospettati della verità.
Dario Correnti NOSTALGIA DEL SANGUE (Giunti)
A quanto pare Vincenzo Verzeni è stato il primo serial killer d’Italia: nella seconda metà dell’Ottocento uccise un imprecisato numero di giovani donne con modalità che – a Bottanuco, nel bergamasco, la sua terra – gli valsero l’appellativo di “vampiro”. Era solito, infatti, succhiare il sangue delle vittime alle quali aveva appena tolto la vita. Reo confesso sarebbe stato certo condannato a morte e fucilato se non fosse che il clamore suscitato dalle cronache del tempo aveva attirato l’attenzione di Cesare Lombroso. Per poterne fare un caso di studio questi fece una relazione tale da convincere i giudici a evitare la pena capitale e condannare il Verzeni ai lavori forzati a vita. Il romanzo di Dario Correnti (nome dietro il quale si celano i veri autori del libro) mette al centro della scena Marco Besana, giornalista di cronaca nera alle prese con un caso nel quale un killer dei giorni nostri sembra riproporre i modi di uccidere e di trattare le sue vittime del “vampiro” condannato nel 1873. I luoghi sono gli stessi, le campagne della bergamasca e anche le giovani donne scelte hanno molti tratti in comune con quelle uccise un secolo e mezzo prima. Ad aiutare il maturo reporter è una giovane stagista, Ilaria Piatti, tutt’altro che attraente ma svelta e intuitiva: le è scaduto il contratto e, a quanto pare, non le verrà rinnovato. La strana coppia indaga e arriverà al sospirato scoop e, con esso, i due “investigatori” riusciranno a centrare i rispettivi obiettivi.