Inaugurato a Fivizzano il Meteo Museo Edmondo Bernacca

In tanti sabato scorso negli spazi della biblioteca ora dedicati al generale dell’Aeronautica Militare

26museo_Bernacca_inaugurazioneSabato scorso a Fivizzano è stato inaugurato il Meteo Museo Edmondo Bernacca (MMEB); annunciato un anno fa, dopo un incontro tra gli eredi, il Comune e l’associazione MeteoApuane, il progetto di intitolare un museo al ‘colonnello’ delle previsioni è stato realizzato in tempi contenuti – nonostante i mille lacci della burocrazia – grazie all’intenso lavoro della famiglia del meteorologo scomparso nel 1993 e degli enti e di tutti i partner coinvolti.
Una realizzazione che fa onore a Fivizzano, patria adottiva di Edmondo Bernacca, che amava soggiornare nella piccola ‘Firenze della Lunigiana’, paese natale della moglie, signora Giuseppina Bernabò.
E sabato, nel primo anniversario della scomparsa della compagna di una vita del più noto dei meteorologi italiani, sono convenuti a Fivizzano i rappresentanti degli enti patrocinatori e dei sodalizi che hanno voluto il sorgere del Meteo Museo. Nell’ex-convento degli Agostiniani, sede della biblioteca civica “E. Gerini”, si sono ritrovati rappresentanti di Aeronautica Militare, autorità locali, CREA, Associazione Bernacca onlus, Associazione MeteoApuane, AISAM, RAI, CNR, UniMet, parenti, conoscenti, amici e una schiera di appassionati di meteorologia, uniti nell’omaggio a colui che, fin dal 1991, era divenuto cittadino onorario di Fivizzano.

Fivizzano e la Lunigiana nel cuore

26meteo_museo_via_BernaccaNel 1993 il colonnello Edmondo Bernacca pubblicava il libro “Profilo climatico della Lunigiana”, un testo dai contenuti scientifici, ma di facile lettura e di agevole comprensione anche per il “corredo di numerosi disegni, tabelle e didascalie elaborate personalmente”. Della scienza meteorologica venivano affrontati in modo didascalico tutti gli aspetti, dal profilo climatico a quello termico, a quello pluviometrico, per arrivare alla conclusiva classificazione che “la Lunigiana appartiene al gruppo del clima temperato caldo e piovoso, tipicamente adatto ad una buona agricoltura, ma soggetto a periodi di siccità estiva”.
Ne sono testimonianza – si legge – qualora questa fosse prolungata, i riti propiziatori, le rogazioni ad petendam pluviam o, in caso contrario, quelli ad recessendam imbrem, che i fedeli facevano per chiedere o far cessare la pioggia. In appendice viene fatto riferimento al “supplemento n. 32 del Corriere Apuano dell’11 agosto 1946, che dà notizia di una processione avvenuta nel secolo XVII in Fivizzano con intendimenti di far cessare un lungo periodo piovoso”.
Un libro da utilizzare nelle scuole, ma da apprezzare quale atto d’affetto per la Lunigiana ed, in particolare, per Fivizzano, dove ogni anno il colonnello dell’Aeronautica Militare, poi promosso generale, veniva in vacanza con la famiglia nella casa di proprietà – essendo la moglie, Bepi Bernabò, fivizzanese – e nel cui cimitero ha voluto essere sepolto. (A. F.)

26museo_Bernacca_inaugurazione1La cerimonia inaugurale è stata aperta soavemente dalle note di Chopin, eseguite al pianoforte dal giovane Francesco Mazzonetto, presente in questi giorni al Lunigiana International Music Festival. La proiezione di un collage di video di oggi e di ieri, incentrato sulla figura di Edmondo Bernacca, con testimonianze di chi lo ha conosciuto personalmente e di chi l’ha conosciuto solo di fama ammirandone stile e insegnamenti, ha preceduto l’intervento del primo cittadino di Fivizzano, Paolo Grassi. Il sindaco ha ripercorso le tappe che hanno consentito la realizzazione del MMEB: una proposta nata dalla generosità e dalla lungimiranza dei figli Federica e Paolo e accolta con entusiasmo dall’amministrazione comunale. Il fattivo impegno di tutti i componenti della ‘cordata’ ha fatto il resto, offrendo una piccola, grande perla che rende ancor più preziosa la nobile, gentile cittadina della Lunigiana orientale.
26meteo_museo_internoSia Grassi che alcuni di coloro che dopo di lui hanno preso la parola, hanno ricordato le doti umane e professionali di Edmondo Bernacca, la sua popolarità, la sua naturale capacità di avvicinare tutti ad una materia sconosciuta, apparentemente ostica e, allo stesso tempo, così utile in qualunque campo sociale ed economico. Al termine delle testimonianze e dei doverosi, sentiti e reciproci ringraziamenti tra enti, associazioni e famigliari del meteorologo, il numeroso pubblico ha potuto varcare la soglia dell’ampia sala museo, sapientemente arredata e ripartita in più sezioni espositive: vi sono raccolti cimeli, premi, strumenti, pubblicazioni, carte e disegni realizzati dallo stesso Bernacca, i suoi lavori a stampa, alcuni strumenti a lui appartenuti o donati dall’Aeronautica Militare e dal CREA, video di Rai Teche con interviste al nostro, edizioni della trasmissione “Che tempo fa”, ed ancora pannelli di argomento meteo generale e locale realizzati ad hoc per il museo, la grande carta d’Italia con le isoiete del trentennio 1921-50 e varie altre curiosità da scoprire recandosi a Fivizzano e facendo sosta in via Umberto I, al civico 26. Il MMEB si propone altresì di divenire un punto di riferimento per avvicinare alla meteorologia le scuole e per studi e tesi di fisica dell’atmosfera e climatologia, campi di evidente attualità.
Come ha ricordato il sindaco, il lavoro non è finito, ma inizia adesso. Un ricco rinfresco a base di prodotti tipici, offerto nel chiostro-cortile della biblioteca, ha suggellato la manifestazione con la delizia dei sapori nostrali.

Maurizio Ratti